Kokono, la zucca che protegge. La culla ecologica disegnata dal designer Enrico Bassi, pensata per esser versatile, robusta e funzionale

Una zucca vuota ha aiutato Cenerentola a realizzare il sogno della sua vita. Una “zucca vuota” aiuterà presto tante mamme in Uganda a difendere il dono della vita.

Kokono, la zucca che protegge. La culla ecologica disegnata dal designer Enrico Bassi, pensata per esser versatile, robusta e funzionale

“Salagadula megicabula bibbidi-bobbidi-bu. Se le pronunci che avviene laggiù? Bibbidi-bobbidi-bu”.

Tutti ricordiamo certo la fata Smemorina che, nel cartoon Disney del 1950, interviene in soccorso di Cenerentola, in lacrime sotto un salice del giardino di casa perché la perfida matrigna e le sue sorellastre l’hanno volutamente lasciata a casa, impedendole così di andare al ballo del principe.

Sventolando la sua bacchetta magica che disegna scie di scintille nel buio della notte, e pronunciando l’allegra formula magica “bibbidi-bobbidi-bu”, fata Smemorina trasforma una zucca dell’orto in una splendida carrozza, Giac, Gas e altri due topolini in cavalli da tiro, il vecchio Ronzino, cavallo di Cenerentola, in cocchiere, e il fedele cane Tobia in lacchè. Con “sei metri di velo colore del cielo”, la fata regala infine a Cenerentola uno splendido abito da ballo, completo di scarpette di cristallo. La magia però, si sa, non dura in eterno: a mezzanotte l’incantesimo finirà e tutto tornerà come prima.

Celebre la scena di Cenerentola che, mentre in sottofondo i rintocchi dell’orologio scandiscono la mezzanotte, perde una scarpetta correndo trafelata giù per le scale del palazzo reale. Questa scena la ritroviamo in un meme postato su Fb il 31 maggio da De-Lab, centro di progettazione e consulenza specializzato in business inclusivo, innovazione sociale e comunicazione etica d’impresa di Milano. “Per sostenere Kokono hai tempo fino a mezzanotte :)” si legge sul meme. Cenerentola si volta indietro a cercare la scarpetta, ma al posto dell’iconica calzatura di cristallo c’è “Kokono”, che in dialetto ugandese significa “zucca vuota”.

Kokono è una culla portatile, dotata di zanzariera e realizzata con materiali biodegradabili, che De-Lab intende costruire in Uganda per salvare la vita ai neonati in Africa.

Proteggere i neonati è una cosa che da secoli accomuna tutte le culture a qualsiasi latitudine. In alcune aree del mondo, però, la povertà e le precarie condizioni igienico-sanitarie, mettono in serio pericolo la vita dei neonati, che si trovano più esposti al rischio di incidenti domestici, di aggressioni da parte degli animali o di malattie infetti che, perché non esiste per loro un riparo specifico. Questa è una situazione assai comune in un Paese come l’Uganda, dove all’alto tasso di fertilità (la media è di oltre 5 figli per donna), si accompagna un altrettanto elevato numero di decessi tra i bambini. I più piccoli, infatti, trascorrono la maggior parte del loro tempo per terra, col rischio di contrarre malattie infettive (prima tra tutte la malaria); possono essere, inoltre, attaccati da animali come rettili, insetti o roditori e, non da ultimo possono essere vittime di incidenti domestici perché non esiste un riparo specifico per i neonati.

Kokono è una culla ecologica disegnata dal designer Enrico Bassi, pensata per esser versatile, robusta e funzionale. Il 70% dei materiali usati per la scocca sono biodegradabili, mentre il rimanente 30% sono riciclabili. Le culle verranno realizzate in Uganda, incrementando in questo modo le oppurtunità di lavoro nel Paese africano. Il progetto Kokono è stato avviato nel 2019 ed è stato selezionato dall’Agenzia italiana della cooperazione allo sviluppo tra le “Idee innovative per lo sviluppo”; ha vinto inoltre il premio Angi, Giovani innovatori italiani, e la menzione speciale del premio irlandese “Business Spirit Award”.

Per tutto il mese di maggio, De-Lab ha promosso un crowdfunding attraverso la piattaforma Produzioni dal Basso. L’obiettivo era quello di raccogliere 3mila euro, necessari alla produzione di cento culle Kokono, da regalare ad orfanotrofi, ospedali, maternità, associazioni locali in Uganda, in particolare in zone attualmente non raggiungibili dalla distribuzione in quanto remote o di frontiera. E là dove arriveranno le culle sarà, inoltre, avviato Edu-Ko, un percorso di educazione alla salute materno infantile realizzato in partnership con Amref Africa Healt.

Anche questa volta la generosità degli italiani non si è fatta attendere. Allo scoccare della mezzanotte del 31 maggio, quando la carrozza di Cenerentola tornava ad essere solo una “zucca vuota”, il totalizzatore di Produzioni dal Basso registrava 5.338 euro, quasi il doppio della cifra che i promotori del progetto si aspettavano di raccogliere.

A breve il progetto Kokono entrerà nel vivo e sarà avviata la produzione delle culle ecosostenibili in Uganda.

Una zucca vuota ha aiutato Cenerentola a realizzare il sogno della sua vita.

Una “zucca vuota” aiuterà presto tante mamme in Uganda a difendere il dono della vita.

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Fonte: Sir