Lavoro, Uecoop: "Vale 1 milione di posti il passaggio in zona bianca"

Analisi dell’Unione europea delle cooperative  su dati Istat e Assoeventi: dai matrimoni agli spettacoli, dalle palestre ai centri wellness. Ma "la progressiva ripartenza non riuscirà a riassorbire in tempi brevi le perdite. necessario usare bene e i rapidamente i fondi del Recovery plan"

Lavoro, Uecoop: "Vale 1 milione di posti il passaggio in zona bianca"

"Il salto in zona bianca per due terzi dell’Italia vale 1 milione di posti di lavoro per matrimoni, palestre e wellness e spettacoli con una decisa ripartenza di attività che più hanno sofferto per le limitazioni di sicurezza imposte dall’emergenza Covid”. Lo evidenzia l’analisi dell’Unione europea delle cooperative (Uecoop) diffusa oggi che elabora dati Istat e Assoeventi, in relazione al nuovo cambio di colore che fa salire a 40,5 milioni gli italiani in aree dove le restrizioni anti contagio sono al minimo.

"Le misure di sicurezza imposte su orari e spostamenti sono costate al settore degli spettacoli la cancellazione di oltre 7 eventi su 10 (72,6%) nel 2020 - si legge in una nota - mettendo in ginocchio un comparto nel quale operano molte cooperative con un forte indotto dai servizi al turismo. L’allungamento degli orari e la possibilità di spalmare spettacoli ed eventi su tutta la giornata permette di rimettere in moto un settore che ha perso 2 giornate di lavoro su 3 nell’arco dell’anno. Anche il settore del wellness si sta rialzando a fatica visto che da quando è scoppiata la pandemia ha perso quasi il 90% del fatturato annuo con istruttori a casa e macchinari e spazi inutilizzati. La riapertura è sicuramente una svolta dopo mesi passati in apnea anche se il peso economico della pandemia si farà sentire a lungo".

La zona bianca per il settore matrimoni "rappresenta una boccata di ossigeno importante per un comparto che con la pandemia ha visto cancellare quasi 1 cerimonia su 2 (-47,5%) nel 2020 rispetto all’anno precedente – spiega Uecoop su dati Istat – con un crollo del 90% del fatturato e un trend negativo che continua anche nel 2021 secondo Assoeventi. Dalla ristorazione alla fotografia, dai trasporti al florovivaismo, dai viaggi all’abbigliamento, dall’immobiliare fino alla vigilanza privata la crisi generata dal Covid ha stravolto i bilanci delle 80 mila realtà che operano nel settore e costretto migliaia di coppie a contrattare rimborsi o voucher per riorganizzare nei tempi e nei modi il pronunciamento del fatidico con danni economici e problemi organizzativi e psicologici".

"Siamo di fronte a una emergenza senza precedenti e la progressiva ripartenza non riuscirà a riassorbire in tempi brevi le perdite - spiega Uecoop - per questo è necessario usare bene e i rapidamente i fondi del Recovery plan, snellendo al massimo la burocrazia considerato che non si tratta di settori 'isola' ma di comparti strettamente intrecciati con l’intera economia nazionale a partire dal turismo e dalla ristorazione".

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Fonte: Redattore sociale (www.redattoresociale.it)