Le badanti di Firenze, rimaste senza lavoro e senza casa

Il parroco ucraino Voloshyn racconta la situazione disperata in cui si trovano molte assistenti domestiche: “Vorrebbero tornare in Ucraina ma non ci sono voli aerei”

Le badanti di Firenze, rimaste senza lavoro e senza casa

Volodymyr Voloshyn, parroco della parrocchia ucraina di Firenze, conosce le badanti di Firenze una ad una. Vanno alla sua chiesa per confessarsi, per raccontarsi, per stare insieme e condividere gioie e dolori di una vita difficile. Adesso ancora di più. “In seguito alla pandemia, molte badanti stanno perdendo il lavoro – afferma Voloshyn – Molti anziani stanno morendo e le assistenti domestiche non hanno più lavoro, oppure sono direttamente le famiglie che, a causa del lockdown, decidono di prendersi cura dei propri anziani, e delle badanti non c’è più bisogno”. Una situazione che vale non soltanto per le badanti, ma anche per tantissime colf, che hanno perso il lavoro perché le famiglie puliscono le proprie case da sole, mentre gli uffici sono chiusi.

Molte di loro, colf e badanti, vorrebbero tornare in patria, ma non è possibile a causa della chiusura dei voli aerei. “Molte di loro si ritrovano senza più soldi nei loro portafogli, vorrebbero continuare a mandare soldi a casa ma sono impossibilitate a farlo. E addirittura, per quelle poche che riescono a prenotare voli di ritorno, subiscono la rabbia dei loro connazionali, e talvolta anche dei parenti, che hanno paura che arrivando dall’Italia queste donne possano essere portatrici di Coronavirus”. 

Colf e badanti, in questi giorni, non avendo più case presso cui abitare, si sono ritrovate a condividere appartamenti in tre o quattro, si arrangiano come possono ma la situazione è molto difficile e gli aiuti da parte dello Stato, visto che molte di loro avevano contratti in nero, non sono così semplici da far pervenire a queste donne. 

Ci sono tantissimi casi, alcuni disperati, racconta Voloshyn, come quello di una badante a Prato, costretta a lasciare la casa della propria anziana perché la famiglia, in seguito alla crisi economica, non ha più soldi per pagarla. “Adesso questa donna non ha una casa e non sa dove andare”. La chiesa si sta attivando per trovarle un tetto. La situazione non è semplice, ma non è l’unica per questa categoria di lavoratrici.

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Fonte: Redattore sociale (www.redattoresociale.it)