Le briciole che ricostruiscono. Il microbiscottificio Frolla di Osimo in aiuto di due aziende alluvionate nelle Marche

Di fronte alla devastazione dell’alluvione dello scorso 15 settembre, è nato “Briciole”, un biscotto speciale, realizzato con le amarene della Morello Austera di Cantiano e con il cioccolato della Brave Beans Chocolate.

Le briciole che ricostruiscono. Il microbiscottificio Frolla di Osimo in aiuto di due aziende alluvionate nelle Marche

Come ogni anno erano state raccolte nel cuore dell’estate, quando il sole con il suo calore le fa brillare del loro caratteristico rosso intenso. Poi un’accurata selezione e quindi il matrimonio con lo sciroppo, che ne esalta da sempre il loro tipico sapore amarognolo con un delicato retrogusto di mandorla, secondo una ricetta affinata per quasi dieci anni. Le visciole o amarene di Cantiano della società agricola Morello Austera stavano maturando in grandi contenitori d’acciaio in attesa di essere confezionate nel caratteristici vasetti di vetro quando, la sera del 15 settembre la pioggia ha iniziato a imperversare sulle Marche. Tra le 19.00 e le 21.00 sono scesi 90 millimetri d’acqua all’ora. Drammatico il bilancio dell’alluvione: 11 vittime, 50 feriti, 150 sfollati e milioni di euro di danni.

A Cantiano, piccolo centro abitato dell’entroterra marchigiano al confine con l’Umbria (1.990 abitanti), sono straripati i tre fiumi Burano, Bevano e Tenatra. L’acqua e il fango hanno spazzato via tutto. Non c’è più il panificio, l’osteria, la vineria, il pub, il negozio d’abbigliamento e il fioraio. La chiesa di S. Giovanni Battista è un guscio vuoto, come tutti i piani bassi delle case e il negozio dove si vendevano le Amarene di Cantiano e il vino di visciole. Così com’è accaduto per tanti altri centri produttivi della zona, è stato devastato anche il piccolo stabilimento della Morello Austera. E le amarene sono finite in un mare di fango.

Casine dista una sessantina di chilometri da Cantiano e – insieme a Pianello e Vaccarile – è una delle frazioni di Ostra, che sorge nella valle del Misa. Anche qui, la notte del 15 settembre, la furia dell’acqua e del fango non hanno avuto pietà per niente e per nessuno. Il fiume Misa, esondando, ha trascinato via tutto. Anche la Brave Beans Chocolate, cioccolateria artigianale che acquista le fave di cacao direttamente dai piccoli produttori in varie parti del mondo (Colombia, Perù, Brasile, Tanzania, Madagascar, India e Vietnam) e produce cioccolati fondenti non convenzionali, creati per essere abbinati a diversi stili di birra artigianale. Un abbinamento certo inconsueto, ma decisamente sorprendente.

La mattina del 16 settembre sono state buttate via 25mila barrette, oltre a materie prime e confezioni. Tutto finito nel fango.

“Il mondo è un tavolo, e noi siamo le briciole”, canta Calcutta. E dalle briciole il microbiscottificio Frolla di Osimo ha deciso di partire, per aiutare queste due piccole aziende locali a risollevarsi.

Fondato nel 2018 da Jacopo Corona e da Gianluca Di Lorenzo, Frolla ha come obiettivo quello di produrre biscotti di qualità, realizzati con materie prime del territorio e resi unici da un ingrediente speciale: l’inclusione. Oggi in Frolla lavorano 23 giovani, di cui 18 disabili. Nel microbiscottificio di Osimo è tutto fatto in casa: passo dopo passo si impasta, si inforna e si confeziona. Un vero lavoro di squadra.

Di fronte alla devastazione dell’alluvione dello scorso 15 settembre, a Frolla hanno deciso di rimboccarsi le maniche e di fare quello che meglio sanno fare: mettere le mani in pasta. È nato così “Briciole”, un biscotto speciale, realizzato con le amarene della Morello Austera di Cantiano e con il cioccolato della Brave Beans Chocolate.

“Abbiamo deciso di chiamare questo biscotto ‘Briciole’, perché basta poco per aiutare – spiega Jacopo Corona –. È nato con la voglia di aiutare tutti i nostri amici, i colleghi, i fornitori che sono stati colpiti dall’alluvione del 15 settembre scorso. Questo biscotto non ha un prezzo, ma è una donazione libera; noi abbiamo solo impostato una donazione minima. Gli ingredienti principali, le amarene e il cioccolato, sono dei nostri amici, che hanno subito danni, per cui i tempi di spedizione potranno anche dilatarsi. Una parte del ricavato delle vendite servirà ad aiutare i produttori del cioccolato e delle amarene di questo biscotto e la parte restante verrà devoluta alla Caritas di Senigallia, che si sta adoperando per aiutare tutte le persone che hanno bisogno, ora più che mai”.

L’iniziativa, lanciata sabato 22 settembre sulle pagine Fb e Ig di Frolla, ha raccolto in appena 24 ore 500 sostenitori e 5.500 euro. Il secondo giorno dal suo lancio, i “briciolers” erano diventati mille.

“Il nome ‘Briciole’ – si legge su un post di Ig – ha un significato fortemente evocativo. Le briciole sono quelle che puliamo dopo aver mangiato ed è anche il desiderio di tutti in relazione ai tristi eventi che hanno colpito le Marche: ripulire ogni cosa e restituire ai marchigiani un territorio meraviglioso, apprezzato in tutto il mondo”.

Il progetto nasce da una forte sinergia tra aziende marchigiane quali Frolla, Gaia Segattini e Box Marche. Prezioso il contributo di Raffaele Primitivo, che ha realizzato il logo – un cuore che trova conforto nell’abbraccio di due mani – di Paolo Isabettini per il copy, di Michele Filippetti che ha sviluppato le grafiche e di Francesco Tenaglia per le animazioni web.

Le confezioni di biscotti possono essere acquistate attraverso vere e proprie donazioni. È sufficiente recarsi sul e-shop di www.frollalab.it e inserire i biscotti Briciole nel carrello. Il sistema darà di default una donazione minima di 10 euro, che potrà essere modificata al rialzo.

“I nostri forni sono accesi oggi come se fosse Natale e speriamo di proseguire con questo trend anche nei prossimi giorni – sottolinea Corona –. Continuate a sostenerci attraverso i social. Daje Marche!”.

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Fonte: Sir