“Le notizie della Illy”: la rassegna stampa dedicata ai bambini

Un podcast di dieci minuti in cui ogni settimana la giornalista Ilaria Beretta spiega, con linguaggio appropriato, alcune notizie apparse durante la settimana sui media: “I più piccoli hanno diritto di comprendere le notizie di un mondo che presto sarà loro”

“Le notizie della Illy”: la rassegna stampa dedicata ai bambini

Che cosa sono il referendum e il reddito di cittadinanza? Come si svolgono le elezioni americane? E cos’è un coprifuoco? Niente paura: ogni sabato lo spiega la “Illy”, ovvero Ilaria Beretta, giovane giornalista ideatrice del podcast – e dell’omonima rassegna stampa rivolta ai bambini – “Le notizie della Illy”, appunto. Ogni settimana, in una puntata audio di 10 minuti circa, Beretta racconta in modo chiaro, semplice e coinvolgente alcune notizie apparse sui media, italiani ed esteri. Accanto a fatti curiosi e di costume, in ogni episodio vengono selezionate alcune notizie rilevanti di politica, esteri, cronaca e sport: “Sono convinta che anche i più piccoli abbiano interesse, anzi diritto, a conoscere e comprendere le grandi questioni degli adulti, quelle di un mondo che presto sarà il loro”, spiega la giornalista.

Com’è nata questa idea?
Ci pensavo da tempo, è molto legata al mio lavoro come giornalista, da quando ho iniziato a collaborare con un periodico dedicati ai bambini e ragazzi. Ma è anche una mia passione: i più piccoli sono curiosi, mi piace rivolgermi a loro.

Perché proprio un podcast?
Abituata alla carta stampata, questa volta volevo sperimentare un linguaggio diverso. Ascolto molti podcast e mi affascina la possibilità di raccontare qualcosa con la voce. È disponibile su varie piattaforme, oppure sul mio sito Lenotiziedellailly.it. Ogni puntata è accompagnata dai riferimenti degli articoli usati per preparare la rassegna stampa, in modo da favorire eventuali approfondimenti.

La prima puntata è stata il 19 settembre, proprio la settimana di inizio delle scuole. Il progetto è nato anche sotto la spinta della pandemia e delle sue conseguenze sulla scuola?
Non è direttamente legato, ma ci ho pensato. Infatti uno dei miei obiettivi è che il podcast venga usato anche dalle maestre e dalla classe. Attraverso la voce e un linguaggio un po’ diverso si può dare una panoramica alternativa sull’attualità. Può essere uno strumento utile per affrontare determinati temi in classe.

Quanto è importante spiegare le notizie del “mondo degli adulti” anche ai più piccoli?
Immagino, soprattutto in questo periodo denso di preoccupazione, che i bambini siano consapevoli della delicatezza della situazione che stiamo vivendo. Noi per primi, come adulti ma anche come media, trasmettiamo spesso una sensazione di panico. Credo sia importante che qualcuno spieghi anche ai più piccoli, considerando gli strumenti a loro disposizione, i fenomeni in essere: conoscere e capire il problema può servire ad avere meno paura e, di conseguenza, ad affrontarlo e gestirlo.

Quindi conoscere e capire per sentirsi meno soli e spaventati. Ha pensato anche alla didattica a distanza quando ha creato il podcast?
Sì, certamente: il periodo di marzo-giugno ha permesso di sperimentare nuove modalità di fare lezione e ho pensato che anche il mio progetto potesse essere apprezzato.

La sua rassegna potrebbe anche invogliare qualche bambino a diventare giornalista. Le piacerebbe?
Ovviamente moltissimo: se trovassero la loro passione grazie al mio lavoro ne sarei entusiasta. Sono convinta che ci sia bisogno di un giornalismo diverso, più attento e delicato. Credo sia importante rallentare, anche nel mondo dell’informazione.

Medea Calzana

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Fonte: Redattore sociale (www.redattoresociale.it)