Legambiente. Parco Treves, Verde e inquinamento ambientale a Padova

La Delegazione Fai di Padova guarda con non poca preoccupazione la situazione dell'inquinamento cittadino che vede Padova seconda in Italia, dopo Torino, per la presenza quasi costante di livelli elevati di polveri sottili, ossidi di azoto e ozono nell'aria.

Legambiente. Parco Treves, Verde e inquinamento ambientale a Padova

Come riporta Legambiente, i giorni in cui i valori superano la media considerata accettabile sono 84 quando il limite di tollerabilità ammessa per legge è di 35. Questo limite è stato superato consecutivamente da 19 anni, con conseguenze gravissime per la nostra salute: ricordiamo infatti che in Italia, ogni anno, sono circa 60.000 le morti premature a causa dell'inquinamento atmosferico, morti che potrebbero essere evitate. Gli studi dimostrano come una quotidiana esposizione all'aria inquinata può provocare malattie gravi come tumori, malattie cardiovascolari, problemi respiratori come asma, bronchiti, allergie, infiammazioni croniche agli occhi, con costi elevatissimi per la sanità e per la salute dei cittadini. La grave situazione relativa al consumo del suolo e all'inquinamento dell'aria della Regione Veneto e della
Provincia di Padova è sottolineata anche dal rapporto ASviS (Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile) 2020.

A riguardo riteniamo che non si possa più attendere oltre, che la cittadinanza tutta debba prendere di ciò consapevolezza e che gli interventi da parte dell'Amministrazione debbano essere immediati ed efficaci.

Quindi in relazione a questa situazione già gravissima diciamo:

  •  STOP al consumo di suolo e forte attenzione alla questione ambientale, fattore, che come si è visto ora con l'espandersi della pandemia, è divenuto la conditio sine qua non per lo stesso sviluppo economico, e accelerazione massima al Piano degli Interventi;
  • Esprimiamo forti perplessità sulla quarta linea dell'inceneritore che rischia di far diventare Padova il centro smaltitore di tutto il Veneto. Questo a maggior ragione FAI - Fondo Ambiente Italiano - Delegazione di Padova Via Arco Valaresso, 32 – 35139 Padova padova@delegazionefai.fondoambiente.it -Fondazione nazionale senza scopo di lucro per la tutela e la valorizzazione dell’arte, della natura e del paesaggio italiani. Riconosciuta con DPR n. 941 del 3.12.1975 - Reg. Persone Giuridiche Prefettura MI n. 86 - C.F. 80102030154 - P.IVA 04358650150 per il fatto che non esiste ancora in Regione un piano programmatico di smaltimento rifiuti. Auspichiamo una visione globale, sostenibile, green della gestione dei rifiuti. Riteniamo infatti che non si debba pensare ad ampliare le discariche e gli inceneritori ma che sia opportuno investire sulla riduzione e riciclo dei rifiuti, a partire dal packaging, e sul riutilizzo di materiali riciclabili ed ecosostenibili. Apprezziamo il coinvolgimento dell'Università da parte del Sindaco Giordani per una maggiore chiarezza sulla situazione e sulle conseguenze per l'aria e le acque della eventuale realizzazione della quarta linea.
  • Massima attenzione e cura del Verde in Città. Durante gli Stati Generali del Verde Urbano è emersa chiaramente l'urgenza di ridurre le superfici asfaltate e aumentare le aree a valore ecologico, adottando il concetto di foreste urbane nella pianificazione e progettazione della Città. Dobbiamo capire che ogni albero è un alleato prezioso e insostituibile contro l'inquinamento. Il Verde cittadino è sempre stato trattato come qualcosa di accessorio e costoso per la sua manutenzione. L'idea che è più economico tagliare un albero che curarlo non è più sostenibile in una città che non respira. Gli spazi verdi, in questo preciso momento storico, sono ciò che di più prezioso ha una città come la nostra, frutto di decenni di indiscriminata cementificazione che ha sottratto costantemente spazi ai sistemi naturali e agricoli.

Le aree verdi, anche di piccole dimensioni, servono a mitigare gli effetti pericolosi delle sostanze inquinanti e quelli dell'insopportabile isola di calore, dovuta al cambiamento climatico, che durante la stagione estiva rende impossibile passeggiare per la città. Si auspica quindi l'adozione anche per Padova della promozione del concetto di foreste urbane che preveda una pianificazione e progettazione dei diversi sistemi di verde, dall'ampliamento di parchi e giardini, alla creazione di nuovi filari alberati lungo le strade, al rinverdimento delle pareti e dei tetti. Verde quindi come rigenerazione delle aree urbanizzate e recupero di quelle marginali.

La città di Caen, in Francia, ad esempio, ha scelto di trasformare i suoi marciapiedi in aree verdi, per consentire una migliore infiltrazione dell’acqua piovana, combattere gli effetti del calore, aumentare le superfici che catturano le emissioni di carbonio e far meglio respirare le radici degli alberi.

Siamo quindi a chiedere che tutti gli spazi verdi esistenti in città, a partire dal centro storico, vengano valorizzati e resi fruibili dai residenti e visitatori e che il problema dell'inquinamento atmosferico e il potenziamento del Verde in città diventino una priorità per codesta Amministrazione.

Chiediamo, anche a nome di molti residenti della zona, particolare attenzione per il Parco Treves, capolavoro jappelliano e unico piccolo polmone pubblico dell'area sud est (l'Orto botanico è a pagamento), che appare abbandonato ed è aperto al pubblico con orari minimi (14-16) e addirittura chiuso i lunedì. Sappiamo che l'Assessore competente sta lavorando per la sua apertura e auspichiamo che vengano trovate al più presto soluzioni affinché il Parco possa essere quanto prima restituito alla Città.

Infatti, soprattutto in questo periodo di pandemia avere la possibilità di trascorrere qualche minuto in mezzo al verde è rigenerante per anziani, adulti e bambini e amareggia che questo parco sia in realtà interdetto a chi abita la città e a chi frequenta il vicino ospedale, spesso alla ricerca di un luogo per riposarsi e rilassarsi.

Certi che oramai sia generalmente condivisa l'idea che l'attività antropica debba essere compatibile con le condizioni di uno sviluppo sostenibile, per il futuro dei nostri figli e nipoti, chiediamo all'Amministrazione segnali in questo senso, a partire dall'apertura dei Giardini Treves, con un orario normale, dalle 8 al tramonto, come per gli altri parchi ben funzionanti in città.

Offriamo inoltre la nostra collaborazione per organizzare, assieme all'Assessorato competente, iniziative e incontri di sensibilizzazione sul verde urbano e la sua cura, anche da parte dei cittadini e fruitori, visite ai giardini pubblici e privati, conferenze sulla raccolta differenziata e su altre tematiche che il Comune riterrà utili per una crescente consapevolezza e cultura ecologica della cittadinanza.

La Presidente Regionale  Ines Lanfranchi Thomas

La Capo Delegazione FAI Padova Mirella Cisotto Nalon

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Fonte: Comunicato stampa