Lutto per la scomparsa di Liana Baroni: nel 1985 con il marito fondò Angsa

L’impegno di una vita per le persone con autismo e con disabilità, le battaglie contro le false teorie psicanalitiche e le presunte cause psicologiche dell’autismo. Il ricordo di Angsa, Apri e Aliante: “Attiva fino alla morte: ci lascia un’eredità di impegno civile e sociale che non possiamo disperdere”

Lutto per la scomparsa di Liana Baroni: nel 1985 con il marito fondò Angsa

“Con profondo dolore comunichiamo la scomparsa dell’indimenticabile Liana Baroni, fondatrice di Angsa, presidente dell’associazione per due mandati dal 2009 al 2017 e attualmente componente del Consiglio nazionale. Oggi è una giornata di lutto per la nostra associazione. Grazie al suo impegno pionieristico insieme alla sua determinazione, generosità, capacità di dialogo, Angsa ha potuto raggiungere grandi risultati nel riconoscimento dei diritti alle persone con autismo”. A dare l’annuncio è la stessa Angsa, l’associazione nazionale genitori persone con autismo. “Liana insieme al marito dottor Fortini nel 1985 ha fondato Angsa e ha continuato la sua azione fino all’ultimo con gentilezza e competenza rara – spiega l’attuale presidente dell’associazione, Giovanni Marino –. Ci lascia una compagna di tante battaglie e una cara amica da sempre. Un abbraccio alla famiglia”.

Sui social si moltiplicano le manifestazioni d’affetto per Baroni, fino alla morte attiva come consigliera nazionale Angsa, consigliera di Apri, presidente dell’Aliante, componente del Comitato utenti familiari e operatori dell’Ausl di Bologna, componente del Comitato consultivo misto dell’Ausl stessa, presidente del Rotary Club San Giorgio di Piano Giulietta Masina. “Nella notte del 4 dicembre si è spenta nell’Hospice di Bentivoglio (Bologna) la professoressa Liana Baroni, vedova di Pierluigi Fortini – scrive sulla pagina Facebook di Apri, l’associazione per la ricerca italiana sulla sindrome di Down, l’autismo e il danno cerebrale, il presidente Carlo Hanau –. Poche ore prima le avevo portato l’ultimo saluto anche a nome del presidente in carica dell’Angsa Giovanni Marino, della presidente dell’Angsa Emilia-Romagna Noemi Cornacchia e degli altri suoi colleghi componenti il Consiglio dell’Apri, assicurandole che avremmo portato avanti fedelmente la sua missione, continuando al meglio possibile la grande opera da lei finora svolta per la conquista dei diritti delle persone con autismo. Liana aveva fondato trentasei anni fa l’ Angsa insieme con il marito, che ne divenne il primo Presidente. Erano genitori di tre figli, il primogenito dei quali con autismo, e hanno collaborato insieme per dare vita e forza a quella che allora era l’Associazione nazionale genitori soggetti autistici. Forti della loro preparazione scientifica galileiana, essendo entrambi docenti universitari di Fisica, hanno combattuto la falsa teoria psicanalitica psicodinamica della cosiddetta ‘madre frigorifero’ come causa dell’autismo, che in Italia per decenni ha impedito sia la ricerca scientifica biomedica sulle vere cause dell’autismo, sia l’applicazione degli strumenti psicopedagogici basati sull’Analisi Applicata del Comportamento. Liana e Pierluigi hanno egualmente contrastato le proposte illusorie di tanti ciarlatani, che nel mondo si sono fatti alfieri di interventi educativi e biomedici privi di razionale e di prove scientifiche di efficacia, indirizzando i genitori verso comportamenti più razionali. Durante la lunga presidenza del marito, Liana ha dato un grande apporto alla giusta causa dell’autismo a livello culturale e scientifico e anche alla vita privata delle famiglie che per questo grave problema si rivolgevano al telefono pubblico dell’Angsa (il quale altro non era che il suo telefono di casa), dispensando saggi consigli che, senza mai generare facili illusioni, indirizzavano a realistiche aspettative di miglioramenti possibili con i dovuti interventi. Eletta dapprima presidente dell’Angsa Emilia-Romagna nel 2000, quando l’associazione nazionale divenne una federazione, ne fu nominata presidente nazionale dal 2009 al 2017, periodo nel quale sono state realizzate le maggiori conquiste per la causa, dalla Linea Guida n. 21 (Il trattamento dei disturbi dello spettro autistico nei bambini e negli adolescenti) dell’Istituto Superiore di Sanità alle Linee di Indirizzo della Conferenza Stato-Regioni del 2012, dalla Legge 134/15 (Disposizioni in materia di diagnosi, cura e abilitazione delle persone con disturbi dello spettro autistico e di .assistenza alle famiglie), ai nuovi LEA (Livelli Essenziali di Assistenza, articolo 60). Fermezza e mitezza erano sue grandi doti. La sua forza d’animo le ha consentito di lavorare insieme a noi nonostante il suo stato di salute fosse debilitato in questo ultimo lustro”.

“Liana – scrive l’associazione bolognese l’Aliante sul suo sito – è stata una delle più profonde e attente esperte del mondo dell’autismo a livello nazionale. Da quando nacque Andrea si è sempre battuta per i diritti delle persone con disabilità. Donna colta e competente, ricercatrice all’Università di Bologna, ha lottato contro i pregiudizi che trent’anni fa pesavano sulle cosiddette ‘madri frigorifero’ e sulle presunte cause psicologiche dell’autismo. Ha sempre studiato per capire quali strategie educative potessero aiutare le persone con disabilità intellettive e comportamentali ad acquisire autonomie e abilità. È stata un prezioso punto di riferimento per il mondo dell’associazionismo e del volontariato. Era fermamente convinta delle potenzialità insite in ogni persona, anche la più fragile. Ci lascia un’eredità di impegno civile e sociale che non possiamo disperdere. L’associazione l’Aliante si impegnerà con sempre maggiore forza per le tutele dei portatori di disabilità e per una società davvero inclusiva”.

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Fonte: Redattore sociale (www.redattoresociale.it)