Mobilitazione di sindacati e associazioni per una nuova sanità in Lombardia

Si apre una settimana di presidi e manifestazioni. Cgil Csil e Uil chiedono un nuovo “Patto per la salute”, mentre una trentina di associazioni si ritroverà in piazza Duomo per chiedere il commissariamento della Regione e una riforma della legge regionale Maroni sulla sanità

Mobilitazione di sindacati e associazioni per una nuova sanità in Lombardia

Si apre una settimana di presidi per una riforma della sanità lombarda. Iniziano i sindacati Cgil, Cisl e Uil martedì 16 giugno che chiedono un nuovo “Patto per la salute”. Tre sono i nodi da affrontare: le Rsa, la medicina territoriale e gli ospedali. “L’emergenza sanitaria di questi ultimi mesi ha messo in luce tutte le carenze della sanità lombarda -scrivono i sindacati- e l’esigenza di più sanità pubblica, di più medicina del territorio e di maggiore tutela per i lavoratori del sistema sanitario e sociosanitario. La gestione istituzionale è stata per molti aspetti cruciali manchevole, sbagliata e tardiva. Se il sistema ha retto lo si deve solo all’impegno e alla dedizione di tutti i lavoratori del settore”.

Tre i presidi organizzati dai sindacati sotto Palazzo Lombardia. Martedì 16 giugno (ore 9.30 – 12) “Le Rsa non sono ospedali. Testimoni di una strage: 6000 vittime tra gli anziani”.Venerdì 19 giugno (ore 9.30 – 12) “Obiettivi primari: sorveglianza epidemiologica, medicina di territorio e continuità assistenziale. Ripartiamo dai Distretti”. Infine, martedì 23 giugno (ore 9.30 – 12) “Ripensare l’ospedale per il futuro della sanità lombarda”. I tre presidi serviranno anche per illustrare i punti del manifesto del sindacato lombardo dal titolo “Più sanità pubblica, più medicina di territorio, tutelando il lavoro nel sistema sanitario e sociosanitario”, sul quale chiederanno l’apertura di un tavolo permanente di confronto con la Presidenza di Regione Lombardia, e che verrà indirizzato anche al Consiglio regionale e alle Autorità sanitarie.

Per sabato 20 giugno si danno appuntamento in piazza del Duomo, alle ore 15, una trentina di associazioni che hanno già dato la loro adesione a “@salviamo la Lombardia”. “Abbiamo pagato sulla nostra pelle e su quella delle persone a noi care, decenni di scelte scellerate che hanno privilegiato l'ospedalizzazione e la centralizzazione delle strutture sanitarie, che hanno smantellato i servizi socio-assistenziali e ridotto la salute delle persone a merce. Le scelte fatte in questi mesi sono state devastanti e hanno dimostrato l'insipienza di chi avrebbe dovuto proteggere la nostra regione dalla pandemia”. Le associazioni chiedono “al governo di intervenire, commissariando la sanità lombarda”. Inoltre “alla vigilia della scadenza della cosiddetta sperimentazione Maroni - la legge regionale n. 23 del 2015 che ha costruito di fatto il sistema che si è dimostrato fallimentare anche e soprattutto durante la pandemia – ne chiediamo la completa revisione. Vogliamo una vera svolta”. Ossia, un “radicale potenziamento del welfare e del Servizio Sanitario Nazionale, a partire da una svolta nel riconoscimento professionale del personale sanitario, medico, infermieristico, lavoratrici e lavoratori e dal sostegno alle e agli specializzandi”. La mobilitazione è organizzata da Acli Milano, Milano 2030, Medicina Democratica, Arci Milano, AiutArci a Milano, Arci Lombardia, I sentinelli di Milano, Casa Comune, iCoinvolti, Cittadini reattivi. Associazioni e singoli cittadini che vogliono aderire possono scrivere a salviamolalombardia@gmail.com.

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Fonte: Redattore sociale (www.redattoresociale.it)