Nasce Glo.Re, piattaforma che certifica le soft skills dei volontari

Nasce GloRe – Global Recognition, piattaforma gratuita per la certificazione delle competente acquisite durante le esperienze di volontariato. GloRe è sostenuta da 63 organizzazioni di Europa, Turchia, paesi del bacino del Mediterraneo e America latina. La capofila del progetto è la milanese Associazione Joint che dal 2003 si occupa di scambi giovanili, Servizio volontario europeo, volontariato internazionale e campi di lavoro internazionali. “Siamo pronti per questa piccola, ma importante rivoluzione copernicana in termini di riconoscimento certificato delle competenze trasversali – afferma Tommaso Pescetto Cosentino, coordinatore di Associazione Joint – una rivoluzione che finalmente garantirà l’accesso a questa opportunità di crescita professionale anche agli oltre 100 mila giovani che annualmente partecipano a iniziative di volontariato internazionale non finanziato dalla UE, ma anche ai milioni di volontari impegnati nei nostri quartieri, nelle nostre città e nelle nostre comunità”.

Spesso chi fa esperienze di volontariato non riesce a certificare le competenze acquisite. “È una fetta di popolazione – aggiunge Pescetto Cosentino - che merita di poter vedere le proprie soft skills soggetto di una seria, validata e condivisa certificazione, capace anche di parlare in maniera affidabile al mondo profit”. La certificazione di GloRe si basa su moduli e-learning che verificano se il volontario o la volontaria ha sviluppato le soft-skills, grazie anche al supporto dei tutor dell’organizzazione in cui è stato svolto il volontariato. Dopo aver completato i corsi di formazione e confermato l’acquisizione delle competenze, il sistema genera un certificato da includere nel Curriculum Vitae. “Il tutto arricchito ovviamente da un’interfaccia multilingue e da una gratuità assoluta -assicura GloRe-: la certificazione è disponibile in inglese, italiano, turco, spagnolo e di fatto, tutti i processi, dall’iscrizione all’ottenimento della certificazione, sono e rimarranno completamente gratuiti, una novità per questo tipo di pratiche, spesso molto onerose”.

Questo risultato è stato reso possibile dalla collaborazione fra enti non governativi dell’Unione Europea e della Turchia attraverso il progetto “GloCal Recognition”, finanziato dal Programma “Unione Europea - Turchia Dialogo della Società Civile”.

Dario Paladini