Non autosufficienza, si ricostituisca il tavolo. Appello del Comitato 16 Novembre

L'associazione scrive al ministro, ricordando che il tavolo è stato istituito 30 anni fa e ha prodotto, nell'ottobre 2017, il primo Piano nazionale. “Sia riconvocato il tavolo, per proseguire un lavoro indispensabile al mondo della disabilità tutta”

Non autosufficienza, si ricostituisca il tavolo. Appello del Comitato 16 Novembre

“Deve essere ricostituito il Tavolo per la non autosufficienza, per discutere seriamente e mettere un punto fermo dal quale ripartire per dare un assistenza dignitosa ai malati e un sostegno alle loro famiglie”: è quanto afferma Mariangela Lamanna, presidente del Comitato 16 Novembre. “Sono anni che chiediamo interventi seri per porre fine alle sofferenze degli ammalati, aiuti concreti da parte del nostro Stato e che siano uguali o quantomeno omogenei su tutto il territorio nazionale.

Ma la realtà è che bisogna avere anche la fortuna di nascere in una determinata regione per avere dei servizi a danno di altri che abitando altrove, questi servizi non li ricevono. È doveroso riprendere un discorso dove l'avevamo lasciato prima della pandemia”, aggiunge.

Proprio per questo motivo, il Comitato ha scritto al ministro Locatelli, ricordando che “grazie alle nostre battaglie è stato costituito, dopo 30 anni di inevase richieste, il Tavolo per la Non Autosufficienza, che ha visto la presenza dei ministeri del Lavoro, dell'Economia e Finanze, e della Salute  e che, coadiuvati  da parti sociali, sindacati, regioni, ed associazioni di rappresentanza, il 30 ottobre 2017 ha prodotto il primo Piano nazionale per la non autosufficienza. Il Tavolo nel corso di questi anni si è riunito più volte, il Fondo aumentato anche se non sufficientemente ma con la pandemia tutto si è arenato. Il Governo precedente aveva costituito un gruppo di tecnici che lavorasse al piano per la non autosufficienza, ma anche questo è rimasto sospeso”.

Di qui l'appello al ministro Locatelli: “Chiediamo a Lei di ricostituire quel Tavolo con tutti gli attori coinvolti sin dall'inizio, per proseguire un lavoro indispensabile al mondo della disabilità tutta che ha necessità di vedersi riconosciuti i propri diritti in base alla valutazione biopsicosociale, diritti che devono essere uguali in tutte le regioni d'Italia. Attendiamo fiduciosi una risposta a questa nostra istanza, rendendoci disponibili alla massima collaborazione”.

Chiara Ludovisi

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Fonte: Redattore sociale (www.redattoresociale.it)