Opera casa famiglia. Storie, note e poesia, il 7 dicembre alla Scuola della Carità

Opera casa famiglia Terzo appuntamento per festeggiare i sessant’anni di attività. Sabato 7 dicembre alla Scuola della Carità a Padova tra la musica di Luca Francioso troverà spazio la testimonianza di due ospiti della Casa che accoglie ragazze in difficoltà

Opera casa famiglia. Storie, note e poesia, il 7 dicembre alla Scuola della Carità

Giungono al terzo appuntamento i festeggiamenti per i sessant’anni di Opera casa famiglia, la struttura nel quartiere della Madonna Pellegrina a Padova dove trovano accoglienza ragazze in situazioni difficili. Dopo una serata musicale e la visita del vescovo Claudio nella scorsa primavera, ora l’attesa è per Note raccontate, il concerto di sabato 7 dicembre alla Scuola della Carità (via san Francesco 61, ore 21), occasione per guardare al futuro prossimo della struttura diocesana con lo stesso impegno e dedizione profusi da operatori e volontari negli anni. Ad unire questi momenti sarà la melodia del chitarrista Luca Francioso: «Nelle sue canzoni molto spesso ha parlato della casa come un ambiente sano e rigenerante – esordisce il presidente dell’Opera, Stefano Tinazzo – Proprio così desideriamo diventi la nostra struttura residenziale nella quale le ragazze, nostre figlie e sorelle, possano stare bene». Tra la musica troveranno spazio quindi le testimonianze di due giovani ospiti: «Sono episodi che evidenziano come il periodo trascorso con noi sia stato per loro rilevante per riprendere in mano la propria vita e ripartire, potendo le difficoltà diventare anche momenti di forza – continua il presidente – È importante comprendere l’importanza di ascoltare l’altro e condividerne le fragilità, specialmente in una cultura che esige da ogni persona sempre la massima efficienza». Con questa esperienza pluridecennale a contatto complessivamente con 300 ragazze, la residenza sta per intraprendere un nuovo cammino che si avvale della collaborazione della cooperativa La bottega dei ragazzi. Con il nome Oikos, il nuovo spazio situato al piano terra della struttura di accoglienza ne riprende l’intento, allargando il bacino di utenza: «Per gli antichi greci questo termine indica la casa e la famiglia, nell’importante ruolo di organismo sociale e collettivo su cui si fonda la società – illustra Tinazzo – In questo centro diurno apriremo le porte agli adolescenti al pomeriggio, grazie alla presenza di alcuni operatori che aiuteranno nello svolgimento dei compiti scolastici o in attività sportive e laboratoriali. Gli assi di intervento di questo nuovo progetto sono essenzialmente tre: la promozione del benessere dei ragazzi attraverso la costruzione di relazioni, il sostegno alla famiglia e alla genitorialità e l’apertura al territorio lavorando con le realtà qui presenti». Un’alleanza con la comunità civile che viene ulteriormente rafforzata con una nuova iniziativa volta a supportare le giovani accolte nella Casa famiglia: «Durante il concerto presenteremo il progetto “Aiutaci a costruire il futuro di una ragazza”, attraverso cui tutti avranno la possibilità di aiutarci nel sostenere i bisogni delle nostre ospiti, che non sempre riescono ad essere del tutto coperti con le rette provenienti dai comuni e con l’aiuto, sempre presente, della Chiesa», conclude Tinazzo. Concerto con ingresso a offerta libera. Segue cioccolata calda sotto il portico. Info: www.operacasafamiglia.it

Riccardo Rocca

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