Operatori per minori “introvabili”, la Lombardia dà indicazioni per il superamento delle criticità

La Giunta regionale, su proposta dell'assessorato alla Famiglia, Solidarietà sociale, Disabilità e Pari opportunità, ha dato il via libera alle indicazioni circa le figure professionali socio-educative che operano nelle unità di offerta sociale. “Il provvedimento avrà importanti ricadute sull'intero territorio regionale e garantirà il mantenimento degli standard di funzionamento dei servizi rivolti a fasce fragili della popolazione“

Operatori per minori “introvabili”, la Lombardia dà indicazioni per il superamento delle criticità

La Giunta di Regione Lombardia, su proposta dell'assessorato alla Famiglia, Solidarietà sociale, Disabilità e Pari opportunità Alessandra Locatelli, ha dato il via libera alle indicazioni circa le figure professionali socio-educative che operano nelle unità di offerta sociale.

Il provvedimento fornisce specifiche indicazioni volte a favorire il superamento delle criticità che si sono recentemente evidenziate in ordine al reperimento di operatori socio-educativi nei servizi per la prima infanzia, dagli 0 ai 3 anni, per minori e per persone con disabilità con le qualifiche previste dalle norme vigenti, offrendo un quadro di riferimento aggiornato in relazione ai titoli e alle figure professionali che possono prestare la loro attività in tali servizi.

"Si tratta - ha dichiarato l'assessore regionale alla Famiglia, Solidarietà sociale, Disabilità e Pari opportunità - di un provvedimento importante, in quanto avrà importanti ricadute sull'intero territorio regionale e garantirà il mantenimento degli standard di funzionamento dei servizi rivolti a fasce fragili della popolazione preservandone il livello di qualità”.

“Abbiamo voluto fortemente l'approvazione di questa delibera, in quanto gli enti gestori dei servizi per la prima infanzia, per minori in difficoltà e persone con disabilità hanno segnalato significative difficoltà nel reperire personale con le qualifiche previste dalle norme vigenti. Con questo provvedimento Regione Lombardia vuole evitare che la possibile carenza di operatori rispondenti ai requisiti di legge possa influire sulla capacità di offerta dei servizi e sulla loro qualità, anche nel caso di sostituzioni temporanee del personale". "Nessuna persona - ha concluso l'assessore - deve essere lasciata sola e questo provvedimento consentirà di evitare che ciò avvenga".

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Fonte: Redattore sociale (www.redattoresociale.it)