Pace: Istituto Toniolo, a Roma dal 18 al 20 novembre la terza edizione della School of peace

Dal 18 al 20 novembre si terrà a Roma la terza edizione della School of peace promossa dall’ Istituto di diritto internazionale della pace “Giuseppe Toniolo” in collaborazione con Azione cattolica italiana, Pontificia Università Lateranense, Caritas italiana, Focsiv-Volontari nel mondo e Fondazione Missio. Tema della tre giorni di formazione: “Le guerre e la pace ai confini dell’Europa”.

Pace: Istituto Toniolo, a Roma dal 18 al 20 novembre la terza edizione della School of peace

Obiettivo: fornire chiavi di lettura dell’attuale fase internazionale, ma anche aiutare a comprendere quali scenari e strumenti di pace possono essere messi in campo per “costruire la pace”.
Partecipano: Alessandro Azzoni, diplomatico (Ministero degli Affari esteri e della Cooperazione internazionale); Paolo Beccegato, vice-direttore di Caritas Italiana; Leonardo Becchetti, economista(Università di Roma Tor Vergata); Maria Bianco, teologa (Centro Fede e Cultura “Alberto Hurtado”, Pontificia Università Gregoriana); Vincenzo Buonomo, rettore della Pontificia Università Lateranense; Sandro Calvani, presidente del Consiglio scientifico dell’Istituto “G. Toniolo”; Primo Di Blasio, coordinatore estero Focsiv; suor Elisa Kidané, direttrice del Centro missionario della diocesi di Roma; Andrea Michieli, direttore dell’Istituto “G. Toniolo”; Stella Morra, teologa (Pontificia Università Gregoriana); Giuseppe Notarstefano, presidente nazionale dell’Azione cattolica italiana; don Giuseppe Pizzoli, direttore generale di Missio; Giovanni Rocca, segretario nazionale di Missio Giovani; Lucia Serena Rossi, giudice della Corte di Giustizia dell’Unione europea; Silvia Sinibaldi, direttrice della Cooperazione internazionale e umanitaria di Caritas Europa.
Conflitti europei e assetti globali; conflitti dimenticati: cause, interconnessioni, informazione; condizionamenti e dipendenze economiche: dal mercato delle armi alle risorse energetiche; il dialogo ecumenico e interreligioso per costruire ponti europei per la pace; il diritto europeo per la promozione della pace; le Chiese e la pace; la condizione dei rifugiati; scenari di risoluzione dei conflitti; il ruolo delle organizzazioni internazionali: i molti temi che saranno affrontati.
“Assistiamo a un lento scivolamento verso una sorta di barbarie nel dialogo tra i popoli e del linguaggio diplomatico: dal diritto al potere di fatto, dal disarmo alla minaccia dell’uso degli armamenti nucleari – afferma Andrea Michieli, direttore dell’Istituto G. Toniolo -. Di fronte a questo scenario – reso ancor più fosco dalla guerra in Ucraina – l’impegno dell’Istituto si fa più deciso nell’offrire momenti di formazione alla pace e nel provare a dare un contributo affinché il diritto – e non la forza – possa regolare la pacifica vita dei popoli. Questo contributo ci è richiesto dalla storia: non possiamo rimanere indifferenti a quanto sta avvenendo; dobbiamo essere audaci e creativi per immaginare una strada diversa rispetto a quella che ci sta portando, giorno dopo giorno, sull’orlo di una catastrofe irreparabile”.
“Alimentare la ‘profezia della pace’ è questo il compito che abbiamo – sottolinea Sandro Calvani, presidente del Consiglio scientifico dell’Istituto G. Toniolo -. Oggi più che mai si rendono evidenti i suoi quattro fondamenti descritti nel titolo dell’enciclica Pacem in Terris di 60 anni fa: la verità. la giustizia, la carità e la libertà. C’è perfino un consenso molto ampio anche fuori del mondo cattolico, in altre religioni e in altre culture. Ma la sfida peculiare di questo cambio d’epoca è quella di ritrovare il bandolo della matassa, la verità, in un mondo dove molti fatti alternativi falsi circolano come se fossero veri e creano una gran confusione che offusca la profezia della pace”.

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Fonte: Sir