Pnrr? Associazioni in piazza: “Serve un Recovery Planet”

La Società della Cura, convergenza nazionale di oltre 1400 organizzazioni, movimenti sociali, reti e singoli individui, lancia un nuovo presidio oggi a partire dalle ore 15 in piazza Montecitorio a Roma

Pnrr? Associazioni in piazza: “Serve un Recovery Planet”

Dall'ambiente al lavoro, dal diritto all'abitare alla sanità, alla cultura, all'accoglienza: in occasione della discussione del Recovery Plan la Società della cura (un network di oltre 1400 organizzazioni e movimenti sociali) scende in piazza oggi a Roma, per lanciare una serie di proposte e pratiche concrete di “risposta alla pandemia e riorientamento della vita quotidiana dal paradigma del profitto a quello della cura”. 

Per tutto il pomeriggio, a partire dalle 15, si susseguiranno quattro ore di interventi, performance, testimonianze. Ai parlamentari verrà consegnato un report redatto grazie al lavoro di 14 tavoli tematici dove centinaia di persone hanno progettato una proposta alternativa alla visione del Governo italiano e dell'Unione Europea su come affrontare la crisi che stiamo vivendo. Il report è suddiviso in 13 aree tematiche: agricoltura e allevamento; debito e finanza; democrazia; digitalizzazione; ecologia e ambiente; formazione, ricerca e cultura; infrastrutture sociali e welfare; lavoro; migrazioni; pace, disarmo, giustizia globale; salute; territori, città, aree interne, abitare, turismo; trasporti e mobilità.

“Il Pnrr del governo è orientato da crescita, concorrenza, competizione - spiegano gli organizzatori -. Prevede grandi investimenti, ma nessuna conversione sociale ed ecologica della società, solo una modernizzazione green e digital dell’attuale modello fondato sulla mercificazione e predazione della natura e su una sempre maggiore diseguaglianza. Non è questa la strada da seguire. Serve un cambio di paradigma e un nuovo modello di convivenza: la società della cura, che sia cura di sé, delle altre e degli altri, dell'ambiente, del vivente, della casa comune e delle generazioni che verranno.  Il Pnrr del governo parla di ripresa e resilienza - aggiungono -. Con la difesa a oltranza dei brevetti, il rilancio delle liberalizzazioni commerciali e delle privatizzazioni, a partire dall'acqua, ha in mente gli interessi delle grandi imprese e delle lobby finanziarie, dai quali dovrebbe dipendere il benessere delle persone e della società. Infatti, allo stato, non si prevedono che interventi marginali per sostenere la sanità pubblica territoriale, il welfare e le infrastrutture sociali, tantomeno per assicurare il diritto alla casa. Ma senza casa non c’è cura”. 

La mobilitazione del 26 aprile davanti al Parlamento e il rilancio del Recovery PlanET, vuole essere una tappa ineludibile verso i prossimi appuntamenti tra cui il ventennale del G8 che si terrà a Genova il prossimo luglio, per rilanciare un'agenda di movimento in vista del prossimo autunno e delle mobilitazioni che lo animeranno. 

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Fonte: Redattore sociale (www.redattoresociale.it)