Precari e invisibili: l'odissea dei supplenti degli insegnanti “fragili”

Sostituiscono maestre o professori che per patologie pregresse non possono stare in classe e rischiare il contagio. Ma per mancanza di un codice ministeriale che identificasse la loro posizione, questi supplenti hanno lavorato per mesi senza contratto e senza stipendio. E ora l'ultimo boccone amaro: non possono accedere al piano vaccinale

Precari e invisibili: l'odissea dei supplenti degli insegnanti “fragili”

Precari, invisibili, senza stipendio e vaccino. Sono gli insegnanti che stanno sostituendo un collega “fragile”, che per patologie pregresse non può stare in classe e rischiare di essere contagiato. Maria, la supplente, ha firmato la “presa di servizio” a metà ottobre, dopo aver lasciato un altro lavoro. Il sogno di diventare una docente poteva diventare realtà. “Sapevo che andavo incontro ad anni di precariato -racconta- ma non mi aspettavo di lavorare per mesi senza contratto, senza stipendio e ora, ho appena scoperto, anche senza diritto al vaccino”. I guai sono iniziati subito, in ottobre, per la mancanza di un codice numerico con cui registrare il suo contratto (e quello di altre colleghe e colleghi nella stessa situazione) sulla piattaforma Sidi del Ministero dell'Istruzione. Non esisteva il codice corrispondente, visto che era una situazione mai accaduta prima. “Abbiamo atteso, con fiducia, per settimane che si sono trasformate in mesi -aggiunge-. Sono arrivate le vacanze di Natale ma non i nostri contratti e i nostri stipendi”.

Mentre aspettavano, di fatto hanno lavorato solo sulla base del documento di “presa del servizio”. “A fine gennaio, finalmente, abbiamo firmato: un primo contratto con scadenza 31 gennaio 2021 e un secondo contratto con scadenza 28 febbraio”. Il Ministero ha infatti elaborato un nuovo codice ad hoc per la piattaforma Sidi: “N19”. E gli stipendi? “Alcuni di noi hanno ricevuto due mensilità, altri nessuna”, racconta. A marzo per alcuni gli stipendi del 2020 non sono ancora arrivati. Nel frattempo l'amara scoperta di non poter accedere alla vaccinazione riservata agli insegnanti. “I nostri codici fiscali non vengono ancora accettati dal portale su cui potremmo aderire alla campagna di vaccinazione”. L'invisibilità, insomma, continua. “Nonostante telefonate e mail non abbiamo trovato la strada per arrivare al vaccino”, conclude.

Ora, con l'aumento dei contagi e la didattica a distanza estesa a tutte le scuole, la situazione è di nuovo cambiata. Con una nota del Ministero dell'Istruzione del 3 marzo, i supplenti di insegnanti fragili potranno essere inquadrati o come “supplenti per assenze brevi” (codice N01) o di nuovo utilizzando il codice “N19”, dipende dalla situazione della collega fragile, ossia se è in malattia oppure se è destinata ad altre mansioni. “Tutto questo in teoria – conclude Maria-. Ma sia i sindacati che la segreteria della mia scuola mi hanno detto che non è ancora possibile inserire le nostre posizioni”.

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Fonte: Redattore sociale (www.redattoresociale.it)