Premio L’anello debole, ecco i vincitori dell’edizione 2020

La forza delle storie e l’originalità del racconto, il  filo rosso che lega le opere che si sono aggiudicate questa edizione. Albanesi: "L’emergenza sanitaria ha modificato i nostri programmi, ma non la voglia di costruire occasioni culturali"

Premio L’anello debole, ecco i vincitori dell’edizione 2020

La forza delle storie e l’originalità del racconto: un filo rosso che lega le opere che si sono aggiudicate il Premio L’anello debole 2020, assegnato ogni anno ai migliori video e audio cortometraggi, giornalistici e di fiction, su tematiche a forte contenuto sociale e sulla sostenibilità ambientale. Una edizione inconsueta del premio, che in questi anni ha fatto della presenza e dell’incontro tra autori, filmaker e protagonisti nella sede della Comunità di Capodarco di Fermo un punto di forza.
“L’emergenza sanitaria, legata al coronavirus, ha modificato i nostri programmi ma non la nostra voglia di costruire occasioni di partecipazione culturale”, commenta don Vinicio Albanesi, presidente della Comunità di Capodarco, che dal 2005 promuove il Premio. Questa edizione riafferma il valore di un progetto che viene da lontano. Ringrazio Giancarlo Santalmassi, che ne ebbe la felice intuizione, il direttore artistico del Capodarco L’Altro Festival Andrea Pellizzari e tutti i membri della Giuria di qualità, che hanno creduto in questo premio e che ci hanno sempre sostenuto, anno dopo anno. Aspettiamo il 2021 per tornare ad incontrarci sulla terrazza della Comunità”. 

Ecco le opere vincitrici e le menzioni speciali del Premio L’anello debole 2020.

Audio cortometraggi

Opera vincitrice: La mia vita al 4 stelle, diario di Dalila  di Alice Gussoni
“Dalila ha 20 anni, è nata in Italia e ha un papà arabo e una mamma italiana. Da oltre 6 anni vive con i suoi fratellini e i genitori dentro un ex hotel occupato illegalmente alla periferia di Roma, insieme ad alcune centinaia di persone in emergenza abitativa. Il suo diario è un’incursione nella vita reale. Il microfono, affidato alla giovane protagonista, raccoglie un mondo di suoni, che svelano la nuda quotidianità della famiglia, su cui incombe lo spettro dello sgombero coatto e della precarietà”.

Menzione speciale: Le radici profonde di Montereale  di Lucia Pappalardo e Paolo Restuccia
“Un progetto che vede protagonisti i ragazzi della scuola media ‘Falcone e Borsellino’ di Montereale, che scoprono la potenzialità della radio come strumento per far riflettere la propria comunità ferita dal terremoto. Ne nascono racconti profondi che fanno riemergere ricordi e rafforzano il senso di appartenenza a una terra ferita e quasi spopolata”.

Cortometraggi della realtà

Opera vincitrice: Ethiopia daily fight for recycling  di Luigi Baldelli
“L'Etiopia sta diventando importante nella lotta all'inquinamento da plastica: i consumi delle bottiglie sono aumentati vertiginosamente, più di 20 milioni nel 2010 e centinaia di milioni nel 2020. Il tema della salvaguardia dell’ambiente s’intreccia, in questa opera dall’alta qualità tecnica, a quello del ruolo che giocano le donne nella lotta per la tutela dell’ambiente. Donne protagoniste, con le proprie storie, alla ricerca di un riscatto, personale e sociale”.

Menzione speciale: Taranto, la battaglia dei bambini  di Chiara Proietti
“A Taranto i bambini si ammalano di più che nel resto della Puglia e il dottor Valerio Cecinati manda avanti l’unico reparto di oncologia pediatrica. Un reparto finanziato interamente con soldi privati e un contributo della Asl pugliese. Le storie toccanti dei bambini e la speranza di tante famiglie raccontano fragilità ma anche la forza di un uomo, un medico, impegnato ogni giorno a garantire loro il diritto alle cure nella propria città”.

Cortometraggi di fiction

Opera vincitrice: Célestine  di Marie-Stéphane Cattaneo
“Un film maturo, di altissima qualità tecnica. Célestine ha ottanta anni e una routine quotidiana ben bilanciata. Quando le vacanze si avvicinano, le sue abitudini e le sue speranze fanno i bagagli… Lo spettatore viene preso per mano e affronta con la protagonista un viaggio inaspettato e toccante. Il delicato mondo della solitudine degli anziani, raccontato con intensità e senza cliché”.

Menzione speciale: La grande onda  di Francesco Tortorella
“La scelta dell’animazione cinematografica diviene strumento efficace per raccontare la vita e la morte di un uomo, un padre, ucciso per non essersi piegato alla 'ndrangheta. Un cortometraggio di alta qualità tecnica, basato su eventi reali, ricostruiti anche grazie alle testimonianze dei parenti delle vittime per raccontare la svolta imprenditoriale di una delle più efferate e potenti organizzazioni criminali del pianeta”.

Menzioni speciale: Indimenticabile  di Gianluca Santoni
“Luna e Angel, un'insolita storia d'innamoramento, che supera le gabbie in cui gli occhi degli altri vorrebbero chiuderci. Un film coraggioso, che affronta con delicatezza ma senza sconti il tema della sessualità delle persone disabili”.

Assegnato anche il Premio Speciale della Comunità di Capodarco a Schiave d’Italia  di Sara Giudice e Micaela Farrocco
“Una denuncia forte e diretta che esplora le condizioni di sfruttamento nei campi di centinaia di braccianti italiane attraverso il racconto della giornata di lavoro. Centinaia di donne che oggi giorno si svegliano e vanno a lavorare nei campi con un costo umano molto alto”

Annullato per l’emergenza sanitaria legata al coronavirus il “Capodarco l’Altro Festival”, con i due momenti deputati al voto della giuria popolare - la “Notte dei corti”, maratona dedicata alla visione dei video finalisti, e l’aperitivo “on air”, per ascoltare le opere audio in concorso - a designare i vincitori di questa edizione la giuria di qualità : Giancarlo Santalmassi (presidente); Vinicio Albanesi; Giovanni Anversa; Claudio Astorri; Antonella Cappabianca; Massimo Cirri; Pino Corrias; Daniela de Robert; Paolo Iabichino; Andrea Pellizzari; Fabio Rimassa; Daniele Segre; Corrado Virgili; Dario Zonta.

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Fonte: Redattore sociale (www.redattoresociale.it)