“Salviamo i nostri anziani”: si mobilitano sui social i giovani per la pace

A via la campagna del movimento giovanile di Sant’Egidio: "Non vogliamo rimanere indifferenti al dramma che sta colpendo la generazione dei loro nonni". Ecco come ripensare il modello delle Rsa

“Salviamo i nostri anziani”: si mobilitano sui social i giovani per la pace

Giovani per la Pace,  movimento di studenti medi e universitari della Comunità di Sant’Egidio  attivo nelle scuole e nelle università a diffondere una cultura della pace e della solidarietà a partire dalle periferie e dalle persone più escluse, si mobilitano in tutta Italia con la campagna “Salviamo i nostri anziani”. L’iniziativa ha preso il via con un video-appello  sui social con l’hashtag #SalviamoINostriAnziani.  

“I Giovani per la Pace, da anni impegnati a fianco degli anziani in istituto, non vogliono rimanere indifferenti al dramma che sta colpendo la generazione dei loro nonni. – spiegano i promotori - Dalle statistiche rivelate dall’Oms emerge ormai con chiarezza che, fino ad oggi, in Europa la metà delle vittime di Covid-19 erano ospiti delle Residenze Sanitarie Assistite. Anche in Italia la situazione è drammatica. Per noi, Giovani per la Pace, non si tratta, però, solo di numeri. Alcuni degli anziani morti erano nostri amici e molti degli istituti coinvolti erano (e saranno nuovamente quando la situazione lo consentirà) luogo delle nostre visite settimanali”.

Nelle scorse settimane i Giovani per la Pace di tutta Italia hanno continuato a chiamare al telefono gli anziani che hanno conosciuto e inviato lettere e videomessaggi per far sentire la loro vicinanza a numerosi anziani residenti negli istituti nel tentativo di superare un isolamento sociale, che è motivo di grande sofferenza. Dove mancavano dispositivi medici, si sono poi mobilitati per procurare, attraverso donazioni, guanti e mascherine. 

La campagna intende mostrare come “un’alternativa alle morti, alla solitudine e all’abbandono sia effettivamente possibile e come le istituzioni hanno il dovere di ripensare e superare il sistema delle Rsa rendendo a modello esperienze come le piccole case famiglia, il cohousing e l’assistenza domiciliare che va rafforzata. Ogni anziano ha il diritto di vivere in un posto che possa chiamare casa. Di queste possibili soluzioni i Giovani per la Pace vogliono farsi promotori e, in nome di un’alleanza intergenerazionale, intendono dar voce a chi, nei giorni drammatici della pandemia, è morto nel silenzio”. 

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Fonte: Redattore sociale (www.redattoresociale.it)