Sarmeola, tessere di una storia bimillenaria

Decenni di ricerche d’archivio sulla propria comunità raccolte «durante tutta la vita e ora spiegate in modo organico»: dalle tracce di romanità ai rivolgimenti del Novecento

Sarmeola, tessere di una storia bimillenaria

Da decenni Beniamino Bettio conduce ricerche di storia locale; non meraviglia quindi che ora abbia rivolto l’attenzione alla sua comunità, Sarmeola, della quale ha ricostruito passo passo la vicenda storica lungo i secoli. Nel suo Il paese sarebbe felice…

Tessere della millenaria storia di Sarmeola (Cierre, pp 408, euro 15,00) sono raccolte e compendiate ricerche d’archivio svolte «durante tutta la vita e ora dispiegate in modo organico». Si parte dalle tracce di romanità emerse nel territorio spingendosi fino a rivolgere uno sguardo attento al Novecento passando, per citare solo qualche argomento, per le espressioni d’arte, le emergenze architettoniche, le storie dei migranti.

Senz’altro le pagine del libro restituiscono a Sarmeola l’identità smarrita, perché si tratta di una comunità passata nell’arco di mezzo secolo da spazio rurale ad agglomerato residenziale e produttivo. Fino al secondo dopoguerra l’ordinata suddivisione campestre tra terreni agricoli e abitazioni contadine ne ribadivano la vocazione rurale. Beniamino Bettio ha disposto in ordine tutte le tessere salvate dal naufragio dei secoli e le ha amorevolmente raccolte lungo una vita di studio.

Nessun aspetto è stato omesso o trascurato, e quanto gli archivi hanno restituito è stato esaminato e indagato, letto, interpretato e illustrato.

Con la puntigliosa scientificità che la materia richiede. E con un corredo d’immagini del tutto singolare, valore aggiunto alla narrazione dei testi, vera storia iconografica della comunità di Sarmeola.

Una curiosità. Il titolo del libro è ripreso da una nota appuntata nel 1808 dal parroco di Sarmeola don Rocco Benetollo: «Il paese sarebbe felice – scriveva il sacerdote 110 anni fa – se non vi fossero tali combinazioni ovverossia le frequenti e ripetute alluvioni, che arrecavano delle miserie immense».

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