Scuola: "Riappropriamoci della nostra dignità"

«Non capisco ma mi adeguo» ripeteva giocosamente un comico nel lontano 1985. Ed è quello che affermano gli insegnanti di oggi, sottoposti a una doccia scozzese di riforme, leggi, circolari estemporanee, linee guida imposte e modificate di punto in bianco, nello spazio di un mattino. Piovono dall’alto senza che loro, i docenti, professionisti dell’educazione, possano intervenire o collaborare in prima persona, loro che la scuola la conoscono dal di dentro.

Scuola: "Riappropriamoci della nostra dignità"
«Proprio così – afferma con enfasi T. D., docente del nono Istituto comprensivo di Padova nella scuola primaria e anche avvocato – La scuola pone le basi per la formazione degli uomini e delle donne di domani. Si insegna ai bambini a “leggere, scrivere e far di conto” secondo l’antica formula, ma anche si mira alla formazione della loro coscienza, si educa al bello e all’accoglienza delle diversità. Questo è il concetto di fondo. Oggi invece la scuola è impantanata in una sterile burocrazia, le riforme si...