Senza dimora, “superare l’approccio emergenziale”: la Fio.Psd scrive ai candidati

La Federazione esprime in una lettera le sue richieste in vista delle amministrative del 3 e 4 ottobre: dall’Housing First alla coprogettazione nelle città. “La crisi economica ha portato a un aumento delle persone in situazione di marginalità”

Senza dimora, “superare l’approccio emergenziale”: la Fio.Psd scrive ai candidati

Riconoscere il diritto alla residenza a chi ne ha i requisiti per legge; forte sostegno alle politiche dell'abitare, quali HousingFirst e HousingLed, per superare la logica emergenziale delle accoglienze notturne; rafforzare percorsi di presa in carico delle persone senza dimora, fra servizi sociali, uffici anagrafe, polizia locale, uffici politiche abitative e del lavoro, secondo una logica di accompagnamento all’autonomia e diritto all’abitare. E poi: incentivare azioni permigliorare il lavoro di comunità, la coesione sociale e la consapevolezza che vivere in strada non è mai una scelta ma una conseguenza; rafforzare gli uffici della programmazione ed amministrativi, relativi alle politiche sociali, per garantire il corretto utilizzo degli imminenti fondi stanziati ai livelli regionali, nazionali, europei (Pon inclusione, Piano povertà, Pnrr, React you, Fead, etc.). Infine, utilizzare gli strumenti, permessi dalle attuali normative, della co-programmazione e co-progettazione per garantire la massima partecipazione territoriale di enti di terzo settore e di altre istituzioni pubbliche, alla definizione di piani di intervento volti al contrasto della grave marginalità adulta. Sono queste le richieste che la fio.PSD (la Federazione italiana per le persone senza fissa dimora) ha inviato ai candidati delle prossime elezioni amministrative del 3 e 4 ottobre, che si terranno in 1.162 Comuni.

“Saranno votazioni che avvengono a ridosso di 2 anni di emergenza pandemica, crisi economica e sociale che hanno portato all’aumento di situazioni di marginalità e povertà spesso irreversibili – sottolinea la presidente Cristina Avonto -. Negli ultimi anni alcuni servizi di bassa soglia sono stati rafforzati da parte delle Istituzioni (Comuni, Città Metropolitane, Regioni, del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali) e di Enti di terzo settore; interventi quali dormitori, mense, empori solidali, docce, unità di strada ed altri, a supporto delle persone che vivono in strada o in condizioni di marginalità grave. E’necessario e inderogabile ora superare l’approccio emergenziale che limita le azioni ad alcuni periodi dell'anno (Piani Freddo) senza una prospettiva capace di assumere il fenomeno come strutturale, complesso, multidimensionale, richiedendo quindi interventi continuativi e multidisciplinari”. Per questo la fio.PSD, in rappresentanza dei propri 143 soci in 17 Regioni, chiede ai candidati un maggiore ed esplicito impegno per le persone senza fissa dimora.

Copyright Difesa del popolo (Tutti i diritti riservati)
Fonte: Redattore sociale (www.redattoresociale.it)