Sgombero a Tor Bella Monaca. Sia di tutti l’impegno a “ripristinare la legalità”
Unanime è stato il consenso delle istituzioni e delle forze politiche al blitz che ha visto impegnato oltre un centinaio di agenti per “liberare” case popolari abusivamente occupate da clan malavitosi, in concreto esponenti della famiglia Moccia
Grande blitz delle forze dell’ordine ieri a Tor Bella Monaca, periferia romana: oltre un centinaio di agenti per “liberare” case popolari abusivamente occupate da clan malavitosi, in concreto esponenti della famiglia Moccia.
Unanime consenso delle istituzioni e delle forze politiche. Tanto più in campagna elettorale per le comunali della prima domenica di ottobre.
L’indirizzo dei palazzoni in cui sono questi appartamenti ci introduce una breve riflessione: via Santa Rita da Cascia. Che tutti noi ben conosciamo come “la santa degli impossibili”. Si ricorre alla sua intercessione nei casi che sembrano disperati. E in molti ne abbiamo fatta esperienza.
Il blitz di Tor Bella Monaca è stato motivato con l’impegno, sacrosanto, che non può che essere di tutti, di “ripristinare la legalità”.
E allora è giusto interrogarsi, anzitutto perché l’operazione di ieri, assolutamente giusta, non resti un evento isolato. E poi per riconsegnare il tessuto sociale, il territorio, alle dinamiche della micro-sopraffazione e del malaffare, fino al prossimo massiccio intervento contro i nemici della legalità. La speranza è che i fatti di Tor Bella Monaca siano utili a prendere l’abbrivio di un grande percorso di legalità diffusa e non solo nelle periferie urbane. Questo ci aiuterà a non considerare “impossibile” il nobile obiettivo della legalità, ma non c’è dubbio che per lasciare a Santa Rita casi che meno dipendano della nostra buona volontà, occorre un programma e una convergenza vera.
Purtroppo infatti, e a tanti livelli, (anche) noi italiani abbiamo un problema sia con la “legalità”, in tutte le sue molteplici declinazioni, sia con l’uso delle leggi e delle norme, talora selettivo.
Nervi sensibili sui quali però, senza sconti per nessuno, se vogliamo dare anche alle due parole, così forse troppo usate, un significato autentico, è necessario l’impegno concreto e di vero bene per tutti.