Sotto le stelle di sette secoli fa

Padova “Urbs picta”: 28 appuntamenti, dal 25 luglio a fine agosto, per ricordare il settimo centenario dell’avvento al potere dei Carraresi e appoggiare la candidatura padovana all’inserimento nella Lista Unesco del patrimonio mondiale dell’umanità

Sotto le stelle di sette secoli fa

Era “inevitabile” che la doppia coincidenza del settimo centenario dell’inizio (ipotetico) della Signoria carrarese e della candidatura di Padova “Urbs picta” a entrare nella lista del Patrimonio mondiale dell’umanità costringesse a dedicare i Notturni d’arte 2018 alle glorie, artistiche e monumentali, del Trecento.

I 28 appuntamenti che dal 25 luglio al 31 agosto popoleranno le notti padovane avranno come meta privilegiata gli otto monumenti del centro storico che conservano i cicli affrescati del “secolo d’oro” carrarese: Salone, a cui è dedicata la visita d’apertura di mercoledì 25, dopo il concerto del gruppo strumentale del Pollini nel cortile di palazzo Moroni, e due altri appuntamenti l’1 e il 22 agosto; Cappella degli Scrovegni (28 luglio e 23 agosto), con l’interessante novità della visita animata nella chiesetta dell’Arena e dintorni; reggia Carrarese (26 luglio); battistero della Cattedrale (28 luglio e 30 agosto); chiesa degli Eremitani (2 agosto), visita preceduta da un laboratorio d’affresco per ragazzi; oratorio di San Michele (4 e 24 agosto); basilica del Santo e oratorio di San Giorgio (7, 10 e 17 agosto).

A questo classico tour, completato dalla sosta ai musei civici del 16 agosto, i Notturni aggiungono alcune digressioni fuori porta (vedi pagina seguente) e qualche appropriato contorno.

Come la relazione del docente di storia della medicina Maurizio Rippa Bonati che, con il contributo di Andrea Cozza, il 31 luglio al Musme metterà a fuoco una figura controversa come quella di Pietro d’Abano, medico, astronomo e astrologo ispiratore del ciclo d’affreschi del Salone. Sulla scia della scoperta del cielo medievale l’8 e il 28 agosto i Notturni si fermano al Planetario di via Cornaro per uno spettacolo a due turni. E ancora l’erboristeria medievale giovedì 9 agosto associa il Trecento al primo sito padovano inserito nel Patrimonio dell’umanità, l’Orto botanico. Si potrà assaporare la Padova “città d’acque” medievale, al netto degli interramenti, martedì 21 agosto alle 18, mentre sabato 25 si visita la fortezza carrarese per antonomasia, il castello che le scoperte più recenti hanno svelato nelle sue magnificenze di residenza signorile.

Forse il tocco più originale di questa reiterata esplorazione estiva nella città signorile la riservano le serate di martedì 28 e venerdì 31 agosto.

Nella prima la visita al museo della Padova ebraica e alla sinagoga italiana porge l’occasione per conoscere la figura di un ebreo eminente che rese possibile l’acquisizione della cappella degli Scrovegni da parte del Comune padovano, Giacomo Levi Civita: proprio 130 anni fa, nel 1888, la chiesetta dell’Annunciata veniva inaugurata come monumento artistico di proprietà del Comune di Padova.

Infine l’ultimo giorno di agosto nei giardini dell’Arena saranno proiettate due pellicole che sono altrettanti omaggi al capolavoro di Giotto: il cortometraggio di Luciano Emmer, Racconto di un affresco, del 1938 e il Decameron di Pier Paolo Pasolini, in cui il regista compare come allievo di Giotto.

Copyright Difesa del popolo (Tutti i diritti riservati)