Strage Bologna, il Nettuno d'oro all’Associazione dei familiari vittime del 2 agosto

Si apre con la consegna del Nettuno d'oro la commemorazione in Comune in ricordo della strage alla stazione di Bologna del 2 agosto 1980. Il sindaco Merola all'associazione: “Un premio per chi ha cercato la verità per 40 anni”. Il presidente dell'Associazione dei familiari: “ci riempie di orgoglio avere istituzioni dalla nostra in questa battaglia”

Strage Bologna, il Nettuno d'oro all’Associazione dei familiari vittime del 2 agosto

Si apre con la consegna del Nettuno d'oro all'Associazione dei familiari vittime del 2 agosto 1980 la commemorazione in Comune in ricordo della strage alla stazione di Bologna. L'onoreficenza è stata consegnata questa mattina dal sindaco Virginio Merola al presidente dell'associazione, Paolo Bolognesi. In questi 40 anni, sottolinea il sindaco, dall'associazione è venuto un "esempio operoso di impegno civico" per individuare responsabili e mandanti della strage. E proprio grazie a questo insistente lavoro da parte dei familiari delle vittime, che "non hanno mai desistito dal chiedere giustizia completa", è in corso "un processo decisivo" sui mandanti, sottolinea Merola. Proprio per questo, per "esprimere pieno apprezzamento per l'azione civica e democratica, in nome della verità, della giustizia e per non dimenticare- afferma il sindaco di Bologna- per confermare il grande tributo alla causa democratica e ribadire il lavoro fatto sulla memoria, con la Giunta e il Consiglio abbiamo deciso di conferire il Nettuno d'oro all'associazione dei familiari delle vittime del 2 agosto 1980". Commosso Bolognesi. "È un premio per chi ha cercato la verità per 40 anni e sta ottenendo risultati- commenta il presidente dell'associazione- oggi è sempre un giorno complicato per i familiari, tenendo conto però che la città non ha mai fatto mancare il suo appoggio. Le Istituzioni cittadine sono sempre state vicine ai familiari e questo può rendere orgogliosi i bolognesi". 

IL NETTUNO D'ORO LASCIA "SENZA PAROLE" L’ASSOCIAZIONE FAMILIARI

L'annuncio del sindaco di Bologna del conferimento del Nettuno d'oro all'associazione dei familiari delle vittime della strage del 2 Agosto 1980, lascia "senza parole" il presidente, Paolo Bolognesi. "E' eccezionalmente bello. È un premio a chi ha cercato per 40 anni verità e sta raggiungendo il risultato", sottolinea Bolognesi nel corso della cerimonia di commemorazione a Palazzo d'Accursio. "Il Comune e la Regione non hanno mai fatto mancare il loro appoggio per continuare a fare questa battaglia. È un fatto che ci riempie di orgoglio avere istituzioni dalla nostra in questa battaglia", riconosce il presidente dell'associazione dei familiari.

ASSOCIAZIONE FAMILIARI: MOMENTO DI SPERANZA

"Questo 2 Agosto si apre in un momento bello di speranza: che per i processi e i ristori sia la volta buona per arrivare in fondo". Così il presidente dell'associazione dei familiari delle vittime della strage di Bologna durante il suo intervento alla cerimonia che si è tenuta in Comune, al quale ha partecipato una consistente rappresentanza del governo. Oltre al ministro della Giustizia, Marta Cartabia, il ministro dell'Istruzione, Patrizio Bianchi, e il sottosegretario Ivan Scalfarotto. "Oggi abbiamo tra noi una parte importante del governo: la ministra della Giustizia, un fatto importante, il vicepresidente del Csm, David Ermini, un segno di collaborazione per risolvere i problemi della Procura generale di Bologna, che ha permesso di fare il processo sui mandanti, ma se non verrà adeguata rischiamo di non poter far procedere i processi in corso", ripete Bolognesi. "C'è il ministro delI'Istruzione, che darà appoggio alle attività che svolgiamo nelle scuole: le attività nelle scuole saranno tutte in presenza", assicura il presidente dell'associazione.

BOLOGNESI: ADEGUARE LA PROCURA GENERALE O I PROCESSI SI FERMANO

"Ci sono altre indagini in corso e non è detto che non ci siano sviluppi ulteriori. Noi ci speriamo", dice il presidente, a margine della cerimonia di commemorazione dell'attentato in Stazione a Palazzo d'Accursio, dove è presente anche il ministro della Giustizia, Marta Cartabia. "Un ospite eccezionale e gradito visto i processi e le indagini in corso. Ma noi rispondiamo con le parole del sindaco Zangheri nel giorno dei funerali: ''giudicheremo dai fatti', e valuteremo i fatti per quello che sono", scandisce Bolognesi. "Se non adeguano la Procura generale, la parte inquirente della Procura generale, succederà che verranno bloccate le indagini e si bloccheranno i processi. Se dovesse avvenire, verrà un giudizio pesantissimo dai familiari e dai cittadini di Bologna. Se l'adeguano e si potrà andare avanti, anche loro avranno fatto il loro dovere", conclude.

BOLOGNESI: RISARCIMENTI BLOCCATI, CI PENSI DRAGHI

L'Associazione dei familiari delle vittime della strage del 2 Agosto invoca l'intervento del premier Mario Draghi per l'applicazione della legge sui risarcimenti. "Oggi abbiamo la fortuna di avere al governo uno dei più importanti economisti al mondo, Mario Draghi. A noi l'Inps non crede, ma se un occhio come quello di Draghi viene buttato su quella legge, farà capire alle strutture come siano sballati i conti che fanno", evidenzia il presidente dell'associazione, Paolo Bolognesi. "La legge del 2004 è finanziata e non attuata. E tutte le volte che si chiede di poterla attuare, l'Inps chiede un altro finanziamento. É una tecnica ben precisa: non si dice di no alla legge, si fa in modo che costi troppo per cui alla fine non si può applicare", spiega Bolognesi chiedendo l'intervento di Draghi

BOLOGNESI: PROCESSO IGNORATO DALLA STAMPA NAZIONALE

Paolo Bolognesi, dal palco di piazza Medaglie d'oro a Bologna punta il dito contro la stampa nazionale. "Il processo ai mandanti va avanti a veloci tappe nella sostanziale indifferenza della stampa nazionale: sembra quasi che la strage di Bologna sia solo un fatto bolognese", contesta Bolognesi. "È indubbio che le implicazioni che emergono sono tali che sconvolgono", ammette Bolognesi, certo che il processo potrà aiutare a fare chiarezza anche su altri fatti come il rapimento e l'uccisione di Aldo Moro e l'omicidio del presidente della Regione Sicilia, Piersanti Mattarella. 

BOLOGNESI ALLA CITTÀ: VOI L’ORO CHE RIPARA LE NOSTRE FERITE

Sceglie una parola giapponese il presidente dell'associazione per concludere la cerimonia di ricordo delle vittime della strage alla stazione di Bologna: Kintsugi. "Una parola che ci disse il papà dello studente giapponese morto nell'attentato, Iwao Sekiguchi. "Il papà venne da Tokyo per assistere a processi della strage e ci parlò dell'arte giapponese di riparare gli oggetti rotti con l'oro. L'oggetto rotto non torna come prima, conserva i segni della rottura, ma ne esce unico e ancora più prezioso", racconta Bolognesi. "Simbolicamente è la capacità di non vergognarsi delle ferite subite, ma di riuscire a farne punto di forza. Kintsugi: questa è la parola che più ci descrive, la parola che più descrive la nostra città. E voi, per noi, siete ancora oggi l'oro che ripara le nostre ferite. La nostra risorsa più preziosa", conclude. (RS/DIRE)

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Fonte: Redattore sociale (www.redattoresociale.it)