Street art e fotografia per combattere il degrado nelle periferie

Con“N.E.O.N” progetto finanziato nell’ambito del Corpo europeo di solidarietà, i volontari di 2 associazioni di Torino e del Csv locale si occuperanno di riqualificare alcuni fra i quartieri più “difficili” della città. In programma laboratori artistici ed "eventi spontanei" per il recupero degli spazi con il coinvolgimento dei residenti

Street art e fotografia per combattere il degrado nelle periferie

Street art, fotografia ed “eventi spontanei” per combattere il razzismo e il degrado. Saranno queste le ‘armi’ che utilizzeranno i volontari di N.E.O.N. per recuperare la circoscrizione 5, una tra le periferie più difficili di Torino. N.E.O.N., che sta per  “Not Excluded from Our Neighbourhood” ovvero “non escluso dal nostro quartiere” è uno dei progetti di solidarietà finanziati nell’ambito del programma “Corpo europeo di solidarietà” e vedrà coinvolti volontari delle associazioni "Don Bosco 2000” e "Forum del volontariato”, coadiuvati da sette studenti dell’IIS Giuseppe Peano.

Nella squadra anche i 5 volontari del Csv Vol.To di Torino che hanno avuto l’idea e sono riusciti a concretizzarla dopo aver partecipato a un corso di europrogettazione organizzato dal Csv nell’ambito di “PerGiove: Periferie Giovani Volontariato Europa”, altra azione progettuale dedicata alle aree urbane più degradate.

Il territorio di riferimento comprende i quartieri di Lucento, Vallette, Madonna di Campagna, Borgo Vittoria. 
Compito dei volontari sarà di intervenire su due fenomeni in particolare: i graffiti a sfondo xenofobo e razzista e il degrado di diversi spazi urbani e aree verdi del territorio. A partire da settembre si occuperanno in primo luogo di fotografare, catalogare e mappare gli spazi degradati o dove sono presenti messaggi di odio.
Il materiale raccolto sarà quindi studiato dalla “squadra” di volontari al fine di pensare possibili risposte creative attraverso laboratori artistici di street art, fotografia, pittura e realizzando opere rimovibili su pannelli (accanto alle immagini dei simboli e delle scritte negative che le hanno ispirate) che saranno poi protagoniste di una mostra fotografica successivamente realizzata presso i locali dell’IIS Giuseppe Peano.

Parallelamente verranno promosse “aggregazioni spontanee”, ovvero libere iniziative di gruppi di cittadini per riappropriarsi degli spazi in stato di degrado o abbandono: ad esempio pic-nic multiculturali e mini-tornei sportivi multietnici.

L’obiettivo è di coinvolgere almeno 1000-1500 residenti del quartiere, che supporteranno i volontari per cancellare i graffiti sui muri o aiutare a mantenere pulite le aree verdi. L’intento dei volontari è di creare gruppi di animazione territoriale che organizzino iniziative culturali e ricreative in campi e aree abbandonate, laboratori e altre attività che possano perdurare anche dopo la conclusione del progetto, fissata per settembre 2021.

Le attività si chiuderanno con l’organizzazione di un evento finale in cui verranno presentati al pubblico i risultati ottenuti, e che servirà da lancio per iniziative di cittadinanza attiva e per un’app innovativa di coinvolgimento sociale.

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Fonte: Redattore sociale (www.redattoresociale.it)