Strutture per anziani, le tre “rivoluzioni” imposte dalla pandemia

Formazione del personale, equilibrio tra sicurezza ed esigenze degli anziani, riogranizzazione in funzione di un eventuale isolamento: sono i tre cambiamenti dettati dal Covid, nella riflessione di Franco Pesaresi (Asp Jesi)

Strutture per anziani, le tre “rivoluzioni” imposte dalla pandemia

Le strutture per anziani non potranno più essere come erano prima del Covid. Ne è certo Franco Pesaresi, attento osservatore e conoscitore di questo mondo, che in una riflessione sul suo blog mette a fuoco proprio le “tre cose che abbiamo imparato dalla vicenda Covid-19. “L'esperienza delle strutture per anziani è stata drammatica in Italia, anche se in Europa è andata molto peggio – ricorda - Cosa ci portiamo nella nuova fase di questa esperienza?”, si domanda? Ed ecco le tre piccole, grandi rivoluzioni rese necessarie dalla pandemia.

Primo, la formazione: “Il personale delle strutture residenziali per anziani non è personale di serie B – afferma - La formazione di questi operatori va fa fatta con la stessa con cui si forma il personale dell'ospedale”.

Secondo, un nuovo equilibrio. “La seconda questione è quella relativa a fare le cose giuste: in questo periodo vediamo molti eccessi – osserva Pesaresi, riferendosi alle misure preventive adottate all'interno delle strutture -Vanno riviste le procedure per trovare il giusto equilibrio tra sicurezza e attenzione alle esigenze dell'ospite della struttura residenziale”.

Terzo, l'isolamento, che quando non può essere evitato, deve essere adeguatamente gestito. A tale isolamento infatti “le strutture residenziali non erano abituate: non hanno spazi, non hanno dedicato attenzione alla fese dell'isolamento. Da domani non potrà essere più così – afferma Pesaresi -: ogni struttura dovrà essere spazi e organizzazioni per curare la necessità dell'isolamento, quando ci sono rischi, quando un anziano va in ospedale e poi ritorna, quando c'è da monitorare una situazione. Questo cambierà radicalmente l'organizzazione delle strutture per anziani, ridurrà i loro spazi e occorrerà fare in modo che si ripensi all'organizzazione”, conclude.

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Fonte: Redattore sociale (www.redattoresociale.it)