Sulle orme di Ezechiele, la solidarietà dura da trent'anni
Sabato 24 novembre, l'associazione padovana Aes Ccc si confronta sulla propria esperienza di interscambio per lo sviluppo sostenibile della Rondonia in Brasile. Il convegno "Padova-Amazzonia" vuole fare il punto di quanto fatto finora e lanciare nuove piste d'impegno
Questa storia si è potuta realizzare, passo dopo passo, giorno dopo giorno, sulla base di due saldi principi cristiani, ma ugualmente universali: la giustizia sociale e la cooperazione tra i popoli. E a distanza di trent'anni l'Aes, l'associazione degli Amici dello Stato di Espiritu Santu, nata a Padova nel 1966 a sostegno dell'opera missionaria di padre Umberto Pietrogrande e poi diventata Aes Ccc (Centro di collaborazione comunitaria), vuole stilare un bilancio di quanto fatto per la Rondonia con il convegno in programma sabato 24 novembre, dalle 9 alle 13 in sala Cardinal Callegari in via Curtatone Montanara 4 a Padova.
«Tra gli anni Sessanta e Settanta arrivarono oltre 400 mila persone dall'Espiritu Santu in Rondonia, che fa parte della macro regione amazzonica a Nordovest del Brasile – è Antonio Ramin dell'Aes Ccc a riannodare i fili della memoria – Il governo brasiliano, che stava assistendo alla costante e ormai ingestibile emigrazione interna dal nord del Paese verso il più fertile e ricco Sud, decise di usare la "strategia" della promessa effimera di un lotto di terra a chiunque si fosse trasferito in Amazzonia».
La distanza di 3 mila chilometri fu coperta per oltre un decennio a piedi, con mezzi pubblici o di fortuna: «Non trovando il pezzo di terra tanto desiderato per ricominciare, i migranti soli, disperati, iniziarono a sterminare gli indios e la foresta... Nel 1974 i Comboniani decisero allora di seguire il loro popolo allo sbando in Rondonia: aprirono la prima missione a Cacoal; nell'83 fu eretta la diocesi di Ji-Parana guidata da un vescovo illuminato di origine veneta: mons. Antonio Possamai, mancato lo scorso 27 ottobre».
Per mons. Possamai l'insegnamento evangelico da mettere in pratica era quello di stare accanto ai poveri, perché i diritti umani non venissero violati: «Aveva grandi preoccupazioni per gli emigranti, i meticci e lo strapotere dei latifondisti che depredavano i poveri e gli indios della terra indispensabile per vivere, e talvolta per sopravvivere appena».
Nel 1984 i Comboniani inviarono padre Ezechiele Ramin a sostegno dell'opera missionaria del vescovo Possamai, ma solamente 13 mesi più tardi fu assassinato da due sicari dei latifondisti con cui il giovane missionario padovano si era più volte scontrato. Nel 1988 padre Giuseppe Simionato venne a Padova e chiese ad Antonio Ramin di finanziare e aiutare le attività dei comboniani in Rondonia. Partì da lì una solidarietà che dura ormai da trent'anni, in nome del sacrificio di padre Ramin: «Iniziammo con una raccolta mensile informale di fondi; ci fu anche un importante sostegno economico da parte del Comune di Padova e, appoggiandoci all'Aes, riuscimmo a presentare progetti al ministero degli Affari esteri che successivamente furono finanziati nell'ambito della cooperazione internazionale».
Grazie a 800 mila euro di raccolta l'Aes Ccc ha costruito, in questi trent'anni in Rondonia, sei scuole famiglia agricole (Efas): due a Cacoal, una a Ji-parana, una a Ouro Preto, una a Rolim de Moura e una a Jaru. Quasi 9 mila ragazzi sono stati istruiti e preparati professionalmente per coltivare meglio e in maniera più produttiva la terra di famiglia. Il sistema delle scuole famiglia agricole fu importato in Brasile negli anni Cinquanta dalla Francia e prevede una formazione a rotazione: i ragazzi dopo due settimane tornano a casa per riprendere a lavorare nei campi, trasferendo quanto appreso a scuola. In questo modo si evitano tensioni e pregiudizi nei confronti dell'istituzione scolastica, perché i benefici ricadono direttamente sul proprio nucleo familiare.
Antonio Ramin nel 2015, a trent'anni esatti dalla morte del fratello, ha visitato tutte e sei le scuole che proseguono a gonfie vele come presidio d'istruzione e formazione per gran parte della popolazione della Rondonia: «Le due scuole di Cacoal portano il nome di padre Ramin... I ragazzi rimanevano senza parole quando venivano a sapere che ero il fratello di Ezechiele, quell'Ezechiele di cui gli avevano sempre parlato i genitori come il loro primo martire».