“Tutto il mondo fuori”, tre detenuti si raccontano

Un video viaggio tra storie di errore e pentimento nel carcere di Padova, scritto con la collaborazione di mons. Dario Edoardo Viganò e Don Marco Pozza, in prima tv assoluta sul Nove mercoledì 13 maggio

“Tutto il mondo fuori”, tre detenuti si raccontano

Tre detenuti nel carcere di Padova “Due Palazzi”, tre uomini dalle storie diverse fatte di errori, sofferenza e pentimento, si raccontano in “Tutto il mondo fuori”, il documentario diretto da Ignazio Oliva, scritto con la collaborazione di mons. Dario Edoardo Viganò e Don Marco Pozza, in prima tv assoluta sul Nove mercoledì 13 maggio alle 21:25, ispirato all’Articolo 27 della nostra Costituzione, che evidenzia la funzione rieducativa dell'istituzione carceraria. Le riprese del documentario sono terminate poco prima del lockdown imposto dall’emergenza Coronavirus e la scelta di mandare in onda il progetto in questo momento assume un significato, una forza e un'attualità ancora maggiori.

Il Cappellano del carcere Don Marco Pozza (Thiene, 1979), scrittore e giornalista, seguito dalle telecamere, accompagna lo spettatore in un mondo poco conosciuto ai più, dove incontrerà il Direttore del carcere, gli agenti di polizia penitenziaria, i detenuti e i loro affetti, per raccontare le sfide e le difficoltà della vita carceraria, l'importanza del lavoro come veicolo di riscatto e i desideri per un futuro colmo di speranza. La storia della rieducazione dei detenuti passa attraverso il riconoscimento dei propri sbagli e segue un tracciato fatto di lavoro, studio e sport offerto dall'Istituto di pena, grazie alle cooperative legate al territorio. La comunità protagonista del documentario è la medesima che, per volere di Papa Francesco, ha composto le meditazioni della via Crucis del Venerdì Santo di quest'anno. Un gesto che ha commosso il mondo intero.

L'Università Telematica Internazionale UNINETTUNO che, da sempre, ha utilizzato le tecnologie per portare il sapere e la conoscenza nella case di tutti, e per trasmettere ai suoi studenti internazionali un messaggio di pace e di dialogo attraverso il linguaggio universale dell'arte, sceglie di condividere il progetto con un Webinar interattivo, aperto a tutti.

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Fonte: Redattore sociale (www.redattoresociale.it)