U come Unione. Saper farsi uno è un segreto che può risolvere molti problemi e addolcire le giornate

Unione di intenti è quella che permette alla generosità dei grandi fuori le mura domestiche di trovare accordo e tacito consenso da parte dei piccoli.

U come Unione. Saper farsi uno è un segreto che può risolvere molti problemi e addolcire le giornate

L’unione fa la forza, Proverbio

U come Unione. Quando si parla di unione subito il pensiero va alla coppia. La coppia di sposi che come ministri del sacramento, nella celebrazione delle nozze ottengono il dono dello Spirito Santo nella loro relazione d’amore. Ed è proprio qui una delle radici del mistero grande del matrimonio. L’uomo e la donna, fatti a immagine e somiglianza di Dio, nel loro farsi una carne sola, divengono sacramento, cioè segno visibile e permanente dell’amore di Cristo per la Chiesa e per il mondo. È proprio dei coniugi essere in missione come testimoni e propagatori di questo amore. Un sacerdote innamorato della famiglia cristiana, chiama il marito e la moglie “tabernacoli ambulanti”: ovvero portatori del Signore in ogni contesto della loro vita.

Gli sposi vivono in carne e spirito questo mistero di unità, lo stesso mistero di unità che è quello trinitario fra Padre, Figlio e Spirito Santo. La loro relazione è comunicazione d’amore attinto da Dio, condiviso e trasmesso attraverso una fecondità di vita che travalica i confini della fertilità biologica e va quindi oltre il dono dei figli. Questa unione – si capisce bene – è una dimensione non solo sessuale, nella carne appunto, ma che si alimenta e alimenta tutte le altre dimensioni dell’esistenza. Marito e moglie dovrebbero accudire la loro unione quasi che fosse il primo figlio della coppia stessa; un’attenzione reciproca fatta di gesti, attenzioni e sinergie che contraddistinguono e rendono unica ogni relazione. Questa unione, poi, ama riprodursi nella dimensione famigliare ed ecco che riecheggia il motto assai noto che è in effige in testa all’articolo.

“L’unione fa la forza” è una verità che condividono tutte le famiglie… sia quelle con un figlio unico, sia quelle più numerose, sia quelle senza figli naturali, in virtù di quanto detto sopra. Saper farsi uno è un segreto che può risolvere molti problemi e addolcire le giornate. Lo si sperimenta nel corso di un lavoro domestico che richiede la collaborazione di tutti, senza defezioni o pigrizie. I genitori possono dare il buon esempio e i figli accodarsi ciascuno col suo carattere e col suo contributo unico. Anche nel prendere le decisioni che riguardano tutto il nucleo famigliare, tendere all’unità comporta un surplus di coesione che corrobora i rapporti. Quanto è più bello, piuttosto che affidarsi a votazioni a maggioranza, che una scelta maturi in un clima di convincimento fino all’unità di intenti?! Unione di intenti è quella che permette alla generosità dei grandi fuori le mura domestiche di trovare accordo e tacito consenso da parte dei piccoli che apprendono e vengono educati con l’esempio ad uno stile di gratuità.

Anche nella preghiera una famiglia può mettere in campo la sua unità. Quando le intenzioni sono intimamente condivise, davvero la famiglia mette in campo la sua dimensione di chiesa e la sua invocazione sale al cielo come tale. Unione forte è anche quella che permette agli adulti di lasciare andare progressivamente i figli, perché il legame è sanamente ancorato nell’animo senza bisogno di attaccamenti morbosi o malinconie castranti. Una famiglia, infine, è unita contro le avversità e fa del suo essere “una” le sue fondamenta costruite sulla roccia. Non si tratta di essere risparmiati dalla tormenta, quanto piuttosto sapere, anche durante la calamità più dura, che non si è soli perché uniti gli uni gli altri e insieme uniti a Dio.

Benedetti gli sposi che sanno essere uno in due e che sanno fare della loro casa e della loro famiglia una unità: davvero sperimentano già il centuplo su questa terra e danno una bella testimonianza di Chiesa in uscita nel mondo.

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Fonte: Sir