Una rete di 150 “imprese accoglienti” per formare i ragazzi stranieri

E’ il progetto “Saama” che a Palermo, Trapani ed Agrigento vede scendere in campo numerose imprese che hanno accettato di offrire percorsi di accompagnamento al lavoro a ragazze e ragazzi, minori o neomaggiorenni. Finora presi in carico 45 giovani

Una rete di 150 “imprese accoglienti” per formare i ragazzi stranieri

Ragazze e ragazzi stranieri, minori o neomaggiorenni, accolti da imprese siciliane che, nonostante la difficoltà del periodo pandemico, hanno scelto di offrire un tirocinio lavorativo o formativo. Sono le 150 "imprese accoglienti" (il numero è destinato a crescere) distribuite tra Palermo, Trapani ed Agrigento, che stanno portando avanti una delle finalità del progetto “Saama” che, supportato da parecchi partners, si articola in diverse azioni.

Nella lingua Mandinka Saama significa “domani”. "Affinché il domani e il futuro delle nostre società possa essere accogliente e fondato sulla condivisione e la sicurezza dei diritti di ogni persona - si legge nel progetto -, è indispensabile prendersi cura, adesso e qui, dei ragazzi e delle ragazze arrivati in Italia da minori migranti soli, valorizzando le loro risorse e competenze, e sostenendoli nella realizzazione dei loro desideri e aspettative".

E', infatti, questo, l'obiettivo del progetto, frutto dell’impegno comune di 13 realtà pubbliche e private che operano nel distretto del Tribunale per i minorenni di Palermo, Agrigento e Trapani. Il progetto, della durata di due anni (si concluderà nel 2022), ha finora preso in carico 45 giovani in percorsi di accompagnamento al lavoro con tirocinii curriculari, mentre 80 sono coloro che hanno avviato percorsi di orientamento e tirocinio dentro le imprese.

Saama promuove l’occupabilità dei minori arrivati soli, promuovendone l’empowerment individuale attraverso attività di orientamento, alternanza scuola-lavoro, tirocini extracurriculari e laboratori.
"Entrare a fare parte della Rete delle Imprese Accoglienti è un’azione di responsabilità sociale - spiega la sociologa Giulia Di Carlo del Ciai (Centro Italiano aiuti all'Infanzia), uno dei partners del progetto -. Significa accompagnare verso un'autonomia di vita tanti giovani soli, promuovendo una società di condivisione, garantendo il rispetto dei diritti di tutti e il superamento di ogni forma di discriminazione sociale. Molti di questi giovani hanno dimostrato, già con il progetto Harraga, di avere tanta voglia di imparare e di mettersi in gioco. Alcuni di loro hanno competenze linguistiche e su altri settori e quindi avviene proprio una sorta di arricchimento reciproco. Le esperienze socio-lavorative dei giovani diventano valore umano. Tutto questo diventa una occasione di crescita e di messa in rete anche delle competenze di ciascuna delle imprese coinvolte, per creare nuove opportunità di accoglienza e inclusione sociale.

"Nonostante le difficoltà della pandemia, avere per il momento 150 imprese accoglienti è un passo molto significativo di chi ha deciso di fare questa scelta coraggiosa e solidale - continua Giulia Di Carlo -. Naturalmente ci stiamo ancora attivando e siamo certi che il numero è destinato a crescere. Palermo è la città che ha più imprese. Fra queste, ricordiamo, per esempio, il B&b Olivella che ha deciso dopo il tirocinio di due ragazzi, di assumere uno di loro, così come ha fatto anche la Conad. Ad alcune delle imprese abbiamo pure consegnato delle targhe di riconoscimento. Stiamo anche costituendo un Manifesto delle imprese accoglienti e preparando una campagna per le nuove adesioni. Il prossimo luglio faremo a questo proposito il festival delle interazioni che racconterà di tutte queste esperienze. Stiamo facendo, tra le altre cose, una ricerca proprio sul valore del capitale sociale e delle reti territoriali per capire come andare avanti pensando anche a come si proseguirà dopo la conclusione del progetto. Tra gli obiettivi c'è, inoltre, quello di far sì che gli stessi giovani possano diventare attori sociali significativi in grado di impegnarsi in futuro  per altri ragazzi e ragazze stranieri".

Saama è realizzato da Send (realtà capofila), associazione Arché, assessorato alle Politiche Sociali del Comune di Marsala, Assistenti sociali senza frontiere, CESIE, CIAI, Cooperativa Libera…mente, CPIA Agrigento, CPIA Palermo 2, Garante metropolitano per l’infanzia e l’adolescenza del Comune di  Palermo, Libera Palermo, Moltivolti, Nottedoro. 

Serena Termini

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Fonte: Redattore sociale (www.redattoresociale.it)