Vaccino e autismo, ecco il protocollo. E il video dalla “stanza” di Tor Vergata

Un protocollo specifico per vaccinare le persone con autismo: così il policlinico parte oggi con le somministrazioni, come previsto dalla recente decisione della regione Lazio. Un'equipe multidisciplinare, una stanza dedicata con musica e luci soffuse, spiegazioni tramite immagini, "distrattori" per ridurre l'ansia e rinforzi sociali e materiali

Vaccino e autismo, ecco il protocollo. E il video dalla “stanza” di Tor Vergata

Partono oggi nel Lazio, come annunciato, le vaccinazioni per le persone con autismo grave: una conquista importante, che rischia di essere un'impresa complicata, in assenza di accortezze specifiche. Come quelle messe a punto dalla U.O.S.D. di Neuropsichiatria Infantile diretta da Luigi Mazzone, che oggi avvia la campagna di immunizzazione nella “stanza autism-friendly”, sulla base del protocollo che ha elaborato. Ecco quanto prevede.

Primo, le famiglie verranno accolte da un’equipe multidisciplinare, costituita da medici specialisti in neuropsichiatria infantile e psicologhe esperte in tecniche comportamentali, che assisteranno il paziente durante l’intero percorso di vaccinazione, dall’iniziale fase di adattamento all’ambiente, l’inoculazione del vaccino, fino all’osservazione post somministrazione.
Secondo, l'intero percorso si svolgerà in una stanza appositamente predisposta per pazienti con disabilità. In particolare, al fine di favorire una sensazione di rilassamento e adattamento ambientale, l’illuminazione della stanza potrà essere regolata nella sua intensità e nel colore, in associazione a un sottofondo musicale, al fine di stimolare il canale visivo e uditivo durante l’intera procedura.
Terzo punto del protocollo: dopo un primo momento di accoglienza, il paziente sarà preparato dal personale sanitario all'ospedale alla procedura di inoculazione attraverso l’utilizzo di strumenti visivi sotto forma di task analysis, in cui saranno illustrate attraverso le immagini le singole fasi della procedura. Il paziente verrà quindi fatto accomodare sulla poltrona e desensibilizzato mediante la stimolazione tattile del braccio, ed esposto gradualmente agli strumenti che verranno utilizzati per portare a termine la vaccinazione (esposizione visiva della siringa, esposizione tattile della siringa senza ago).
Quarto, la fase vera e propria di inoculazione del vaccino, durante la quale il paziente sarà assistito dalla figura dello psicologo che predisporrà dei distrattori (audio/video/bolle di sapone/plastilina) per abbassare il livello di ansia e favorire la collaborazione. Sarà inoltre previsto l’utilizzo di un rinforzo di natura sociale o materiale a seconda delle esigenze della persona. Al termine della vaccinazione sarà richiesto al paziente e al caregiver di attendere 15 minuti all’interno della stanza al fine di osservare la comparsa di eventuali effetti collaterali e favorire la riduzione dello stato di tensione conseguente all’inoculazione tramite tecniche comportamentali specifiche.

Copyright Difesa del popolo (Tutti i diritti riservati)
Fonte: Redattore sociale (www.redattoresociale.it)