Vaccino, la richiesta della Rete Lian: “Priorità anche alle coppie in adozione internazionale”

I presidenti degli enti autorizzati dopo l'approvazione dell'Ema: “Comprendiamo le necessità di tutti, ma il diritto ad avere una famiglia è certamente tra le più importanti”. Nel 2020, nonostante la pandemia, l'Italia è riuscita a dare una famiglia a 624 bambini provenienti da tutto il mondo

Vaccino, la richiesta della Rete Lian: “Priorità anche alle coppie in adozione internazionale”

“L'EMA, Agenzia Europea del Farmaco, ha dato il semaforo verde al primo vaccino contro il Covid-19. La nostra richiesta, allora, è che nella fascia di priorità per le vaccinazioni, insieme agli operatori sanitari e delle RSA, vi siano anche le coppie abbinate a un bambino in Adozione Internazionale, affinché possano partire al più presto e in tutta sicurezza. Non solo ma chiediamo anche che, appena una coppia sia abbinata, venga subito vaccinata affinché possa partire il più presto possibile per incontrare il proprio figlio". A parlare così sono i presidenti dei cinque enti autorizzati all'Adozione Internazionale che costituiscono la rete LIAN (Life in Adoption Network), vale a dire Ai.Bi. - Amici dei Bambini, Ariete Onlus, Asa Onlus, Cifa e Fondazione Patrizia Nidoli.

“Nel 2020 – proseguono i presidenti – nonostante la pandemia l'Italia è riuscita a dare una famiglia a 624 bambini provenienti da tutto il mondo. Molti di loro sono arrivati insieme ai propri fratelli. Si tratta di bambini che trascorreranno questo Natale non in qualche grigia stanza di un istituto, ma circondati dall'affetto dei loro nuovi genitori e nonni. Oltre a questo, però e purtroppo, vanno segnalate le circa 500 coppie italiane già abbinate e ancora in attesa di partire. Per ognuna di queste ci sono bambini ai quali il privilegio di un Natale sereno sarà negato, ancor più in questo anno terribile che ha inflitto sofferenze soprattutto ai minori in condizioni di fragilità famigliare e sociale”.
“Ecco che, allora - concludono - è giusto, visto che bisogna stabilire delle categorie prioritarie per l'accesso alle prime dosi del vaccino, considerare tutto questo. Il nostro non è un capriccio, comprendiamo le necessità di tutti. Ma il diritto ad avere una famiglia è certamente tra le più importanti”.

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Fonte: Redattore sociale (www.redattoresociale.it)