Violenza sulle donne. Nel 2021 in 19,7 mila hanno affrontato un percorso di uscita

Questo il dato che emerge dalla rilevazione statistica che l'Istat conduce annualmente sull'utenza dei Centri antiviolenza, in collaborazione con il Dipartimento per le Pari Opportunità presso la Presidenza del Consiglio e le Regioni

Violenza sulle donne. Nel 2021 in 19,7 mila hanno affrontato un percorso di uscita

Sono poco meno di 19.600 le donne che hanno affrontato nel 2021 il loro percorso di uscita dalla violenza con l'aiuto dei Centri Antiviolenza. Di queste, l'81% ha iniziato il percorso nello stesso anno, mentre la quota restante lo ha intrapreso nel 2020. E' un dato che emerge dalla rilevazione statistica che l'Istat conduce annualmente sull'utenza dei Centri antiviolenza (Cav), in collaborazione con il Dipartimento per le Pari Opportunità (Dpo) presso la Presidenza del Consiglio e le Regioni.  Il focus è sulle donne che hanno iniziato il percorso di uscita dalla violenza a partire dall'anno 2020. In questo report si presentano i principali risultati della seconda edizione dell'indagine effettuata nel 2021.

La decisione di intraprendere un percorso per uscire dalla violenza sembra arrivare a distanza di anni dall'inizio della violenza stessa: per il 40% sono passati più di 5 anni dai primi episodi di violenza subita, per il 23% da 1 a 5 anni, per il 15% da 6 mesi a un anno e per il 7% da meno di 6 mesi. La distribuzione per età delle donne vede maggiormente rappresentate quelle tra i 40 e i 49 anni (29%), seguite dalle 30-39enni (26%). Le donne con meno di 29 anni costituiscono il 20% di quante hanno iniziato il percorso di uscita dalla violenza, quelle tra i 50 e i 59 anni sono il 17%. La quota restante è costituita per il 6% da donne tra i 60 e i 69 anni e per un 2% da ultrasettantenni. Il 19% delle donne ha iniziato il percorso di uscita dalla violenza in situazioni di emergenza, erano cioè in una situazione di pericolo. Tra le donne che arrivano al Cav tre su dieci sono già in contatto con le forze dell'ordine. Prima di prendere contatto con il Cav il 40% delle donne ha parlato della violenza con qualcuno della propria rete familiare, il 29% si è rivolto alle forze dell'ordine, il 19% al pronto soccorso. I successivi nodi di intercettazione della violenza sono i servizi sociali (15% delle donne) e gli avvocati (12%). Prima di raggiungere il Cav le donne si sono rivolte nel 48,7% dei casi a un solo servizio o a una sola figura tra quelle previste, nel 31,1% a due, nel 12,6% a 3, mentre nel restante 7,6% hanno fatto ricorso ad almeno quattro servizi o strutture per cercare di uscire dalla violenza. In particolare, l'11,4% si è rivolta sia alle forze dell'ordine sia al pronto soccorso, il 7,8% alle forze dell'ordine e ai servizi sociali, il 6,5% oltre alle forze dell'ordine anche agli avvocati.  I percorsi che portano la donna al primo contatto con il Cav possono essere molteplici, ma spesso il suggerimento di rivolgersi a queste strutture viene dato da uno dei nodi precedentemente individuati. Infatti, se si esclude il 26% di donne che arriva autonomamente al centro, il 18% ci si reca su consiglio della rete familiare o amicale, il 14% attraverso le forze dell'ordine e il 12% mediante i servizi sociali territoriali. Le donne, nella quasi totalità dei casi, arrivano con il bisogno primario di essere ascoltate (94%) e accolte (73%). Il supporto e la consulenza legale e psicologica sono bisogni espressi rispettivamente dal 40% e dal 39% delle donne.

Tra le donne che stanno affrontando il percorso di uscita dalla violenza, il 95,2% ha subito almeno una violenza tra minacce, stalking, violenza psicologica e violenza economica, il 66,6% ha subito violenza fisica e il 19,8% violenza sessuale. Minoritaria la percentuale di donne (2%) che ha subito una qualche forma di violenza prevista dalla Convenzione di Istanbul, come matrimonio forzato o precoce, mutilazioni genitali femminili, aborto forzato, sterilizzazione forzata. Sono le donne tra i 30 e i 39 anni ad aver subito maggiormente violenza fisica (71,4%). La violenza sessuale riguarda invece in misura superiore le donne con meno di 16 anni (53,4%) e quelle dai 16 ai 29 anni (33,7%). Le donne di età uguale o superiore ai 30 anni sono quelle che più delle altre hanno subito almeno una forma di violenza come minacce, stalking, violenza psicologica, violenza economica.  Nella maggioranza dei casi le diverse forme di violenza si sommano tra loro: solo il 16% delle donne ha subito un solo tipo di violenza, il 27% ne ha subiti due e un altro 27% tre. Assolutamente non residuale, pari al 30%, la quota di donne che hanno subito più di 4 tipi di violenza tra quelle indagate. La durata della violenza varia a seconda della tipologia di violenza subita. Una storia più lunga di abusi, che dura almeno da 5 anni, riguarda il 75% delle donne che hanno subito violenza fisica e la quasi totalità di quelle che hanno subito almeno una minaccia, stalking, violenza fisica o psicologica. Diversamente, tra le donne che iniziano il percorso a seguito di un singolo episodio di violenza, la forma di violenza maggiormente rappresentata è la violenza sessuale (78,2%) contro, per esempio, il 30% della violenza fisica.

Oltre una donna su cinque ha raggiunto gli obiettivi individuali di uscita dalla violenza. Alla fine del 2021, delle 19.592 donne interessate da un percorso di uscita dalla violenza il 46% risulta ancora coinvolto in un percorso in atto (percorso di uscita in corso o invio ad altro servizio) mentre il 51% ha avuto un esito finale del percorso (obiettivi raggiunti o abbandono/sospensione). Tra queste ultime, circa quattro donne su dieci hanno raggiunto gli obiettivi individuali prefissati a inizio percorso, un dato in linea con quello rilevato nel 2020; per le rimanenti sei su dieci l'esito del percorso è risultato negativo per interruzione o abbandono.  La probabilità di raggiungere gli obiettivi del percorso sono maggiori tra chi presenta una valutazione del rischio di recidiva meno grave. Le donne che hanno avuto una valutazione di gravità media o bassa hanno raggiunto gli obiettivi del percorso nel 71,1% dei casi e meno di frequente sono state ricoverate o andate al pronto soccorso rispetto a quelle che lo hanno interrotto. Tra le donne che hanno subito una violenza fisica, il 29,4% ha interrotto il percorso di uscita dalla violenza, il 20,7% ha raggiunto gli obiettivi di uscita dalla violenza. Tra le donne vittime di violenza sessuale il 24% ha interrotto il percorso di uscita e il 22,9% ha raggiunto gli obiettivi. Le donne che interrompono il percorso hanno in genere storie di violenza più lunghe e hanno subito più tipologie di violenza.

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Fonte: Redattore sociale (www.redattoresociale.it)