Welcome Project, l’accoglienza in un “melting pot” tra sport, cucina e arte

Quattro giornate, organizzate dalla Uisp Emilia-Romagna, che coinvolgeranno i partecipanti in tornei e laboratori in cui Africa e Italia si incontrano e si uniscono, ma soprattutto giocano insieme. Il primo appuntamento il 18 ottobre al centro Pizzoli di Bologna. Terra: “Lo sport non è fine a se stesso, ma è un mezzo di socialità”

Welcome Project, l’accoglienza in un “melting pot” tra sport, cucina e arte

Sport, teatro, cinema, musica, cucina: ingredienti diversi per superare le barriere tra una cultura e l’altra. La Uisp Emilia-Romagna dà il via al Welcome Project , con quattro giornate che coinvolgeranno i partecipanti in tornei e attività in cui Africa e Italia si incontrano e si uniscono, ma soprattutto giocano insieme. Il progetto è tra i vincitori del Bando per la pace 2020 , che in Emilia-Romagna promuove attività dedicate all’educazione e alla sensibilizzazione ai temi della solidarietà internazionale, dell'interculturalità e della pace.

Vogliamo sperimentare nuove forme di approccio e collaborazione all'idea di integrazione e interculturalismo – spiega Roberto Terra, responsabile delle politiche sulle Interculture della Uisp Emilia-Romagna –, senza tralasciare la parte della marginalità sociale e di tutti coloro che non hanno avuto modo di confrontarsi con attività educative e culturali”.

Grazie alla collaborazione con alcune polisportive, associazioni e cooperative sociali, come Idee in Movimento e Arte Migrante, Welcome Project darà la possibilità concreta di confrontarsi non solo a livello sportivo, ma anche culturale, partecipando a laboratori di cucina, teatro, cinema e musica: l'obiettivo è quello di creare un'esperienza che permetta di conoscersi senza alcuna distinzione di storia, lingua, religione o capacità motoria.

Il progetto partirà con la Welcome Cup, organizzata il 18 ottobre presso il centro sportivo Pizzoli di Bologna : la prima parte della giornata sarà dedicata al torneo, con partite di calcetto, volley e basket. Un’attenzione particolare è stata messa nella ridefinizione delle regole per favorire la partecipazione anche di chi è meno abile e il rispetto delle norme sanitarie contro la diffusione del Covid-19. La pausa pranzo, momento di socialità e fusione interculturale per eccellenza, sarà dedicata a uno scambio culinario tra ricette tradizionali etniche e della cucina emiliano-romagnola, mentre dopo il “terzo tempo” seguiranno i laboratori organizzati dall’associazione Arte Migrante. 

Le altre tre giornate si svolgeranno tra novembre e dicembre: sabato 21 novembre, sempre al Pizzoli, sono previsti i Welcome Games, con una giornata dedicata a laboratori di giochi tradizionali italiani e del popolo Saharawi e del gioco delle bocce. Si proseguirà con il corso di cucina etnica, il “terzo tempo” e i laboratori artistici. Il 9 dicembre a Rimini è previsto un webinar e una discussione sulle possibili forme di accoglienza, con un approfondimento sui corridoi umanitari, sul salvataggio e sulle sfide dell’accoglienza in questo momento di crisi sanitaria. Infine il 16 dicembre, a Reggio Emilia, si concluderà con un incontro su sport, arte e cultura, confrontandosi su quali strumenti possono favorire l’integrazione e la promozione del benessere psicofisico di stranieri e persone con vulnerabilità.

L’obiettivo ambizioso è far vedere che lo sport non è fine a se stesso, ma è un mezzo di socialità – conclude Terra –. Tenere insieme una parte di gioco legata allo sport, con una di socialità del terzo tempo, insieme a una parte legata ai laboratori culinari, è una formula per dire che ci sono tanti modi diversi per conoscersi e avere uno scambio relazionale vero tra persone che altrimenti non si sarebbero potute incontrare. Per questo il progetto si chiama Welcome: sei benvenuto a prescindere dal tuo percorso, dalla tua provenienza, dalla tua condizione. Puoi sperimentare insieme agli altri”.

Alice Facchini

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Fonte: Redattore sociale (www.redattoresociale.it)