Dalla distruzione alla rinascita: l'Altopiano di Asiago nel presepe di Laghi di Cittadella
In chiesa, quest'anno, nella parrocchia di Laghi di Cittadella, chi volesse fermarsi per qualche minuto di meditazione si troverà davanti ad un presepe "profetico", fatto utilizzando legname di risulta del noto evento di immane distruzione di alberi.

Sull’Altopiano di Asiago il ciclone mediterraneo Vaia ne ha abbattuto trecentomila, un disastro da cui quel territorio si riprenderà in circa 100 anni. I dati di una recente ricerca sulla religiosità giovanile (condotta su scala nazionale nel periodo 2007-2014) testimoniano di una caduta della frequenza con cui ci si reca in chiesa nella giovane e giovanissima età: si passa dal 50 per cento tra i 6-13 anni, al 27 per cento tra i 14-17, per finire al 16 per cento tra i 18 e i 24 anni: quasi un dimezzamento della frequenza in chiesa da una classe d’età alla successiva. La frequenza, specie quella maschile, è letteralmente al De profundis. E tra otto anni? Nel 2027 la nostra Comunità parrocchiale compirà 100 anni. Il ciclone della scristianizzazione (con individualismo, edonismo, rottura delle reti sociali, smarrimento delle radici culturali ecc. a scorta) non è come quelli scatenati dalla natura, ma gli effetti che sta producendo e produrrà saranno presto evidenti a tutti.
Come per i boschi dell'Altopiano (con gli interventi necessari al rimboschimento), sarà un fatto di resilienza: occorre aumentare fede, la speranza e la carità. Incrementare la fraternità e la condivisione dei pesi, estendere la pazienza e moltiplicare la gioia cristiana. Il Bambino Dio ci illumini! L’abbandono dei boschi alpini li ha resi più vulnerabili, dicono gli esperti. Nessun debole, nessun povero tra noi si senta abbandonato. "Nelle foto antiche dell’Altopiano il bosco era dappertutto (…). Le case, i pavimenti, le travi dei tetti, le finestre, gli attrezzi da lavoro e da cucina, i mobili, gli imballi, i mezzi di trasporto, quasi ogni cosa era di legno”. Così sia per noi: tutto della e nella nostra comunità parli della nostra fede nel "Virgulto dal tronco di Iesse" venuto ad abitare tra noi e dell'Albero della Vita, la Croce di Cristo Gesù, il Vivente. Prendiamoci cura della trasmissione della fede: lo Spirito Santo già ha cura di noi.
Consiglio Pastorale Parrocchiale