12 aprile 2020

Vescovo Claudio. Sulla fede personale nascerà una Chiesa nuova

Sono tempi di emergenza, ma possono essere tempi propizi per ripensare alla nostra vita e alla nostra fede. Quella fede che oggi siamo chiamati a coltivare nel dialogo personale col Signore. E da qui, spiega il vescovo, può nascere anche una chiesa nuova, capace di guardare al futuro senza paure.

12 aprile 2020
Segni di speranza. Il Risorto è l’alba di un giorno nuovo. Di salvezza

«Il giorno di Pasqua – scrive don Livio Tonello – Gesù entra a porte chiuse nel cenacolo. È risorto! E... riattiva l’incontro, riprende il dialogo interrotto, riabbraccia la sua comunità smarrita. Come non cogliere in queste suggestioni evangeliche analogie e sollecitazioni preziose per il vivere sospeso di queste settimane?».

Famiglia Sgualdo. Il Coronavirus ha reso più forte l’amore in casa

Andrea Sgualdo, infermiere della Casa di cura di Abano Terme, è ormai in via di guarigione, sebbene serva ancora tempo prima che la porta della sua stanza si apra e finalmente possa riabbracciare la moglie Mabel e i loro tre bambini. Dopo queste difficili settimane di malattia, la Pasqua ha un sapore tutto diverso.

La testimonianza. Tra medicina e fede, che cosa ci insegna Covid-19

Francesco Simoni, medico al Covid hospital di Schiavonia e presidente uscente dell’Azione cattolica diocesana, condivide i suoi pensieri in questo tempo eccezionale, in una Pasqua che lo vedrà in corsia. Medicina, bene comune e Vangelo si intrecciano in una riflessione che smonta l’approccio retorico all’emergenza.

Speciale catechisti. Tempo propizio per andare al cuore della nostra fede

«L’epidemia in corso – scrive don Giorgio Bezze – ci costringe ad andare al cuore della nostra fede, del nostro essere catechisti. Ci aiuta a capire che quello che conta, prima di tutto, non sono le tante attività che facciamo, ma è il legame di profonda umanità che costruiamo con le persone».

Pensieri in circolo. Oggi serve umanità per fare il bene “possibile”

Covid-19 fa irruzione nelle lezioni on line e richiama l’insegnante Bertin al valore di analizzare l’oggi nella scuola, mettendo a nudo la propria umanità. La quarantena ci ricorda, con don Silvano Trincanato, i nostri limiti e ci riporta alla mente che Dio gradisce il bene che possiamo dare oggi, a nostra misura.

Sport e integrazione. Padova, i veri campioni del Quadrato Meticcio

Da otto anni, in un fazzoletto di terra accanto a piazza Toselli – salvato dal destino di diventare un parcheggio – l’associazione sportiva dilettantistica Quadrato Meticcio offre a ragazzi e ragazze che non potrebbero mai iscriversi in società “normali” l’opportunità di giocare a calcio. E così forgia i nuovi padovani.

La matita di G & C. Ha passato gli anta e continua a far sorridere

Oltre quarant’anni di vita per le “vignette”, apparse sulla Difesa (anche in questo numero) di G & C, al secolo Luigi Gui e Francesco Ghedini (autoritratti sotto). Tanti i sorrisi disegnati, sui temi più vari: politica internazionale, politici di ogni epoca, immigrazione, inquinamento... Qualche volta anche temi religiosi, di attualità.

Ricerca scientifica. In attesa del vaccino, la vita di tutti sarà diversa

Di passi in avanti se ne stanno facendo molti, ma alla comunità scientifica serve il tempo tecnico per elaborare i dati e attendere risultati certi. Antonella Viola, direttore scientifico dell’Istituto di ricerca pediatrica, fa il punto della situazione sulla ricerca e il futuro della salute pubblica nel nostro Paese.

Lavoro e famiglie. Altri 400 miliardi di euro dal governo all’economia

A inizio settimana il premier Conte ha annunciato misure economiche per 400 miliardi di euro che vanno a sommarsi ai 350 del “Cura Italia” per fare in modo che il lavoro e le famiglie non soccombano economicamente a causa della pandemia. Solo in Veneto le perdite dello stop forzato sono già enormi.

Dopo la pandemia. Persone anziane: i servizi andranno tutti ripensati

«Le persone anziane sono state troppo offese da colleghi improvvidi, superficiali e talvolta ignoranti per sentirsi di nuovo accettate dalla collettività». Non usa mezzi termini Marco Trabucchi, presidente dell’Associazione nazionale di psicogeriatria, e riflette su come dovrà cambiare il welfare sul territorio.

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