La Difesa del 17 luglio 2016

Un anno. Tanto è passato da quando, era una torrida giornata estiva, in vescovo (ora emerito) Antonio Mattiazzo si presentava di fronte e preti e giornalisti negli ambienti del vescovado per annunciare alla chiesa di Padova che papa Francesco aveva scelto il nome del suo successore. Dopo 27 anni dunque, la storia della diocesi era a una svolta: il parroco di una popolosa parrocchia della periferia di Mantova stava per diventare il nuovo vescovo della città del Santo. Complice anche il giubileo straordinario indetto dal papa, in questo anno lo Spirito ha soffiato poderoso sulla nostra chiesa e lui, che pur da successore degli apostoli è rimasto don Claudio, è diventato uno di famiglia, e anche qualcosa di più. Questa settimana dedichiamo la copertina al racconto di questi primi dodici mesi che il vescovo Cipolla ha rilasciato al nostro settimanale.    

La Difesa del 17 luglio 2016
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Un anno dopo il tornado, la visita del vescovo

Domenica 10 luglio don Claudio si è recato nelle zone più colpite dal tragico evento dell'8 luglio 2015. Parrocchie, paesi, case di famiglie e di singoli. Una giornata scandita dai racconti della disgrazia, dagli scambi con i sindaci che lottano ancora per ottenere almeno in parte il rimborso dei danni, chiusa dalla messa nella chiesa di Sambruson. Vi raccontiamo com'è andata. Nel frattempo sul nostro sito potete vedere la galleria fotografica della visita 

Migranti, serve un unico sistema di asilo a livello europeo

Mentre il numero di stranieri residenti in Italia si stabilizza, ma le loro condizioni peggiorano (come sostiene il 25° rapporto Caritas-Migrantes) e mentre l'Italia diventa un fortino in cui solo una domanda di asilo su tre viene accolta  a differenza di Germania (68 per cento) e Paesi Bassi (84 per cento) – come dimostra uno studio della fondazione Leone Moressa, l'Europa lavora per smussare le enormi incoerenze nei sistemi di asilo dei singoli paesi membri pensando anche di stanziare 10 mila euro per ogni profugo accolto. Lo stesso sistema italiano necessita però di alcuni interventi, che i parlamentari veneti sperano di ottenere prima della chiusura estiva delle Camere.

Vicariati, è possibile lavorare insieme?

La prospettiva, già reale da qualche anno, di mettere insieme alcuni vicariati – lasciandosi interpellare dal territorio – ha dato vita a un documento emanato dal collegio dei vicari foranei. Sono sei le coppie di vicariati che hanno iniziato questo cammino di unificazione. Sussidiarietà, sostenibilità e prossimità sono i tre criteri chiave che è importante guidino le riflessioni e i passi concreti dei vicariati.

Nuove corazzate, antichi "speroni": 150 anni dalla battaglia di Lissa 

Quello di Lissa fu il primo scontro navale in cui si affrontarono le nuove navi a vapore protette da corazze di ferro, ma anche l’ultima sfida in cui fu usato a scopo offensivo il “rostro” di antica memoria per speronare e affondare le navi nemiche. La flotta italiana ebbe la peggio con due unità affondate: la fregata Re d’Italia e la cannoniera Palestro. Ma per Guido Piovene si trattò dell'«ultima grande vittoria della marina veneto-adriatica». Vi raccontiamo perché.

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