La Difesa del 25 gennaio 2015
Il numero di domenica 25 gennaio dedica le prime sette pagine alla "verità". Dopo un congruo tempo di riflessione, per riordinare le idee e le carte, la Difesa fa un po' d'ordine tra le bugie, gli errori e le mezze verità che il Corriere del Veneto ha pubblicato in un ampio servizio il 3 gennaio. a Fare chiarezza, intervistati dal direttore Frezza, in primo luogo mons. Paolo Doni, vicario generale, e don Gabriele Pipinato, economo diocesano. Tutti i beni e la struttura finanziaria della diocesi alla luce del sole.

Gli altri principali argomenti in sommario:
Padova futura. Il confronto: in un tempo in cui i tavoli di scambio e riflessione latitano, la Comunità Sant'Egidio dedica una mattinata al futuro della città unendo il vescovo Antonio a giornalisti, scrittori, sociologi e intellettuali.
L'occasione sprecata: termina la gestione della mensa del carcere a opera della cooperativa Gotto. Questa sperimentazione lunga dieci anni, che ha dato frutti fondamentali per la città, termina per volere del governo. Ma le attività della cooperativa non si fermano del tutto.
Vent'anni di pastorale cittadina: sabato 24 gennaio, come da tradizione, i 68 consigli pastorali cittadini si uniscono per confrontarsi e formarsi. Il tema centrale è la presenza dei migranti che in taluni casi toccano il 30 per cento della popolazione. Questa è anche l'occasione per celebrare i vent'anni dalla nascita, per volere di mons. Mattiazzo, di una pastorale cucita su misura per la città.
Una chiesa per i giovani: tra under 30 e il consiglio pastorale di Cazzago è stato un confronto franco e senza peli sulla lingua. Al centro, la stessa natura della chiesa e della comunità. Un primo momento di ascolto dei giovani dopo molte serate trascorse a parlare di loro.
Carlo Mazzacurati: in un ampio servizio il ricordo del regista padovano a un anno dalla scomparsa. Sono due gli appuntamenti che lo celebrano al Multisala Pio X a èartire da lunedì 26 gennaio.
Il Giorno della memoria: il ricordo di Maria Borgato, morta in un lager tedesco per aver aiutato a espatriare 50 soldati in fuga e inseguiti dai nazifascisti. La sua causa di beatificazione è stata aperta a livello diocesano pochi giorni fa.
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