La Difesa del 26 luglio 2015
Si chiama mons. Cipolla, ma per tutti, il nuovo vescovo di Padova sarà semplicemente don Claudio. È questo uno dei passaggi più sorprendenti dell'intervista che il direttore Guglielmo Frezza ha fatto nei giorni scorsi al nuovo pastore e che si trova nelle prime pagine del numero, assolutamente da conservare, della Difesa di questa settimana. Riportiamo anche la lettera che don Claudio ha inviato a tutta la diocesi in occasione dell'annuncio della sua nomina, l'intervista a mons. Egidio Caporello, padovano per oltre vent'anni vescovo di Mantova, che preannuncia che vescovo sarà mons. Cipolla. Infine, vi raccontiamo la domenica del tutto particolare, il 19 luglio, della comunità di Sant'Antonio di Porto Mantovano accanto al suo parroco-vescovo.

Gli altri principali servizi:
Grande festa per i 50 anni della missione in Kenya
Sabato 11 luglio, il vescovo emerito Antonio Mattiazzo si è recato a Nyahururu per celebrare il mezzo secolo delle missioni padovane nel Nyandarwa. A settembre un sacerdote kenyano inizierà a frequentare l'istituto di liturgia pastorale di Santa Giustina risiedendo nella comunità parrocchiale di Perarolo. Un ulteriore segno di una condivisione tra chiese che continua.
Un investimento per tutta la famiglia
Riparte il biennio diocesano organizzato dall'ufficio di pastorale per la famiglia dedicato a tutte le coppie con figli che intendono mettersi a disposizione delle proprie comunità cristiane come operatori e formatori. Si tratta di una proposta rivolta a tutta la famiglia, che dapprincipio punta alla formazione dei coniugi per concentrasi in seguito su specifiche esperienze di pastorale.
Veneto. La corruzione trasversale e il possibile riscatto
La scoperta del grande malaffare in Laguna attorno al Mose e la vicenda sulla corruzione nell'Agenzia regionale per l'ambiente danno il senso dell'illegalità diffusa presente anche nella nostra regione. Ma l'ultimo libro di Renzo Mazzaro, Veneto anno zero, apre anche a una possibile via per il riscatto, purché società, scuola e cultura si mobilitino.
L'università cattolica di Buenos Aires smaschera la presidenta Kirchner sulla povertà
L'Osservatorio sul debito pubblico argentino dell'università cattolica di Buenos Aires denuncia la pesante situazione nel paese governato da Kristina Kirchner: gli indigenti sarebbero 2 milioni, cifra ben al di sopra del 54 per cento che la presidenta aveva dichiarato pochi giorni fa citando dati del 2007. L'intervento dell'Osservatorio arriva alla vigilia delle primarie per le elezioni presidenziali che si terranno il prossimo 9 agosto.
Grande Guerra. La prima vittima fu la gente tra i campi
Continua la rilettura della Grande Guerra a partire dalle pagine della Difesa di cento anni fa. I focus di questa nuova puntata sono due. Da un lato la gente comune, quei civili che dipendevano dalla bontà dei raccolti. In un'Italia ancora prevalentemente rurale, furono loro, fin dall'inizio del conflitto a portare il peso più grande. dall'altro, rivediamo come il settimanale dell'epoca descrivesse i cappellani militari come preti ricchi di spirito di sacrificio accanto ai loro soldati.
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