I migliori anni

«Nei primi mesi di vita il latte è la nostra unica fonte di alimentazione e in età adulta gioca un ruolo molto importante nella dieta giornaliera. Ma anche per la popolazione più anziana, il latte può essere un alimento benefico, specialmente per migliorare la propria salute intestinale». Lo dimostra uno studio, realizzato nell'ambito del progetto “Prolat” e pubblicato sulla rivista internazionale “Nutrients”.

L'onda d'urto del Covid-19 è stata drammatica, e in alcune regioni ha addirittura abbassato la speranza di vita di circa 2 anni. Fortunatamente il Veneto non è tra queste, ed anzi il numero di anziani è ancora sensibilmente in aumento. Lo sottolineano i sindacati dei pensionati veneti, Spi-Cgil, Fnp-Cisl, Uilp-Uil, assieme alle associazioni di volontariato Auser, Anteas e Ada, confrontando dati Istat, Eurostat e Ufficio di Statistica del Veneto.

Una guida semplice e sintetica da tenere a portata di mano per ogni problema o necessità. E’ quanto ha predisposto l’ufficio attività creative terza età del settore Servizi Sociali del Comune di Padova, nell'ambito del piano operativo nazionale per la prevenzione degli effetti del caldo sulla salute 2020. Obiettivo dell’iniziativa, informare la cittadinanza, in particolare le persone over 60, circa le iniziative e gli accorgimenti da adottare durante il periodo estivo in città.

Ci sono anche le aziende agricole dedicate alla terza età nella rete nazionale delle fattorie sociali presentata ieri da Coldiretti, per offrire servizi alle famiglie in difficoltà, agli anziani, bambini, disabili e alle fasce più disagiate della popolazione travolte dalla crisi. In Veneto, una legge sull’agricoltura solidale, sostenuta e promossa da Donne Impresa, ha favorito il riconoscimento delle imprese agricole e cooperative che manifestano questa vocazione: sono 35 le realtà iscritte ufficialmente all’elenco regionale ma sono centinaia gli agricoltori che hanno frequentato corsi di formazione e sostenuto l’esame finale per intraprendere presto questo indirizzo aziendale perfezionandolo in base al progetto di sviluppo.

Ci sono tanti modi di prendersi cura di una persona anziana, dall’incontro settimanale per un tè, una fetta di dolce e due chiacchiere, alla convivenza vera e propria. Tutti questi diversi livelli di impegno hanno in comune costanza, attenzione e presenza affettuosa. Ai “come”, ai “chi” e ai “quando” dell’affido dell’anziano e dell’adulto fragile in difficoltà l’associazione “Anziani a casa propria” ha dedicato il “Manuale e diario dell’affido. Prendersi cura l’uno dell’altro”, edito da Cleup.

Gli italiani sono consapevoli delle problematiche legate alla non autosufficienza, ma nutrono scarsa fiducia nelle istituzioni per quanto riguarda la possibilità di accedere a servizi adeguati, almeno nel pubblico. E’ questo il risultato di un’indagine condotta da Adiconsum, in collaborazione con il Forum Ania Consumatori, sul tema della non autosufficienza e delle problematiche di assistenza sanitaria legate alla terza età, alle coperture assicurative o di sanità integrativa ed alle prestazioni del Sistema sanitario nazionale e del sistema di welfare pubblico. 

Sono quasi 9 milioni gli italiani a rischio malori per gli sbalzi di temperatura fra l’aria torrida degli ambienti esterni e quella più fredda dei locali climatizzati. È quanto emerge da una analisi dell’Unione europea delle cooperative (Uecoop) su dati Istat in riferimento all’ultima ondata di caldo africano con picchi fino a 40 gradi che sta investendo l’Italia in una morsa da nord a sud.

Torna ad essere Covid-free la casa di riposo “Sereni Orizzonti” di Bovolenta. La rassicurazione è arrivata nella mattinata di ieri in seguito all’ultimo giro di tamponi effettuati sui 52 ospiti e sul personale, che hanno dato tutti esito negativo. Un sospiro di sollievo anche per i parenti degli ospiti, che avevano potuto riprendere a fare visita ai loro cari soltanto da qualche giorno, dopo un periodo di chiusura totale, e che da domani potranno tornare ad incontrarli.

Nella fase dell’emergenza si sono sacrificati più degli altri, rimanendo il più possibile chiusi in casa per evitare il pericolo del contagio. Ora però anche per gli anziani è arrivato il momento di uscire e riprendere, con la necessaria prudenza, le attività più amate. L’assessorato ai Servizi sociali del Comune di Padova ne propone diverse, per venire incontro alle esigenze di chi preferisce l’attività motoria o laboratori di varia natura per tenersi informati e al passo coi tempi. Le iniziative rientrano nel progetto “Estate attivi 2020”, rivolto a chi a più di 60 anni, vive nel Comune di Padova ed è in condizione non lavorativa.

Una preghiera tutti insieme, per ricordare e ringraziare. E per chiudere idealmente un momento difficile per tutti. La casa di riposo di Alano di Piave ha voluto sancire così l’inizio del percorso che porterà gli ospiti e il personale della Casa verso una ritrovata normalità. Fin dal 30 marzo infatti, in questa come in tutte le altre strutture residenziali aderenti all’Uneba, ogni giorno alle 10 tutte le attività si sono fermate simbolicamente alle 10 del mattino per 60 secondi: “un minuto per la vita”, iniziativa volta a ricordare a tutti l’importanza della vita degli anziani, fragili e all’apparenza indifesi soprattutto in questi ultimi mesi.

Come può un anziano ritornare ad una “vita normale” dopo tre mesi di clausura forzata, evitando cadute e fratture? Per rispondere a questa domanda i fisioterapisti esperti nella gestione della persona con problemi di salute conseguenti all'invecchiamento hanno concentrato la loro attenzione per offrire 10 consigli per gli over 65 ed ulteriori 10 suggerimenti per i caregiver.

La pensione di cittadinanza interessa 7.374 veneti, che rappresentano il 2,7 degli incapienti. «La bassa percentuale di persone che percepisce la pensione di cittadinanza è la dimostrazione che questa misura non ha cambiato la condizione dei pensionati». Lo afferma Vanna Giantin, segretaria generale della Fnp Cisl Veneto, in relazione al report dei dati Inps sulla diffusione del reddito di cittadinanza e di pensione di cittadinanza. 

Spi Cgil, Fnp Cisl e Uilp chiedono alla Regione la riconvocazione immediata del tavolo regionale e l'istituzione di Osservatori provinciali per monitorare costantemente la situazione nelle Rsa. Cosa succederà nelle case di riposo venete ora che la situazione si sta “normalizzando” dopo la strage causata dal Coronavirus? È questa la domanda che i sindacati dei pensionati pongono alla Regione, di fronte a un numero impressionante di morti, (810) che testimonia la fragilità delle “nostre” residenze per anziani e che ne impone una immediata riforma.

La sfida era stata lanciata lo scorso febbraio: organizzare il più grande raduno di ultracentenari mai svolto prima, battendo il record detenuto da un Club australiano che ne ha raccolti 46. Il progetto, promosso dal Club Over 100, è soltanto rinviato al prossimo anno. Un messaggio di speranza è stato lanciato da un anziano ospite della residenza Oic di Oderzo. «Noi vecchi – dice – abbiamo fatto cose meravigliose».

Spegnere 101 candeline non è un’impresa da poco. Il decano della Fondazione Santa Tecla, Mario Bonato, il più longevo ospite della struttura, è stato festeggiato ieri, venerdì 29 maggio, nel rispetto dei limiti imposti dalle regole per il distanziamento sociale. Agli auguri di tutti gli ospiti e gli operatori della struttura si è unita il sindaco di Este Roberta Gallana.