Oic: un messaggio di buona Pasqua ai parenti degli ospiti

La distanza, in certi momenti, pesa di più. Non poter trascorrere il giorno di Pasqua insieme ai propri cari è un piccolo grande dispiacere, che bisogna accettare per il bene di tutti, soprattutto degli anziani ospiti delle strutture di accoglienza. Il presidente dell’Opera Immacolata Concezione Andrea Cavagnis ha scritto una lettera a tutti i famigliari degli ospiti per rassicurarli: il loro affetto arriverà comunque a destinazione e i l’attenzione e la cura, all’interno delle strutture, non mancherà. 

Oic: un messaggio di buona Pasqua ai parenti degli ospiti

«Carissimi Famigliari,
quest'anno la Santa Pasqua si inserisce in un momento complesso a causa dell'epidemia virale in corso, con tutte le molteplici implicazioni che toccano nel quotidiano e nel profondo la vita di ciascuno di noi, e ci conduce a riflessioni imprescindibili da questo contesto».

Inizia così la lettera inviata dal presidente dell’Opera Immacolata Concezione Andrea Cavagnis ai parenti degli ospiti.

«Da subito – prosegue la lettera – sono state messe in atto alcune disposizioni allo scopo di tutelare al massimo possibile la sicurezza e la salute proprio dei più fragili, i Vostri Cari, Ospiti nelle nostre Residenze, e la necessaria lontananza fisica è certamente un aspetto a cui fin da subito abbiamo voluto dare particolare attenzione, sapendo quanto le relazioni affettive siano motore e fondamento della vita umana, ad ogni età.

Oggi, ancora più di prima se possibile, nette nostre Residenze il Personale tutto si impegna a prestare grande attenzione alle sfumature emozionali degli Ospiti, sapendo che, nel loro "essere" e "agire" quotidiano, sono le uniche mani che oggi possono trasmettere loro il calore che deriva anche dal contatto fisico, e sono le mani e la voce che, anche attraverso l'uso della tecnologia, possono far vivere momenti di relazione toccante e profonda fra loro e Voi Famigliari, nella consapevolezza che l'amore non conosce tempo e spazio.

Lo stupore è grande e intenso, la meraviglia delle emozioni e delle dinamiche che si generano stanno toccando i cuori di tutti, proprio perché, da parte di tutti, l'attenzione ai dettagli è forte.

Tutto questo viene raccontato perché le emozioni forti non si possono trattenere, ma devono essere condivise per contagiare di gioia e di speranza anche gli altri».
In questi giorni così particolari quindi, l’importanza dei legami affettivi si avverte in modo ancora maggiore.

«La Vita nelle Residenze – prosegue la lettera – sta proseguendo con tutto ciò che quotidianamente ha sempre garantito e garantisce la presa in carico degli ospiti secondo le specifiche necessità, ma l'intensità delle emozioni e dei legami di supporto e solidarietà è ancora più forte».

In attesa del giorno di Pasqua, il presidente Cavagnis ricorda quindi le parole di papa Francesco:
“L'attesa di Gesù che viene si deve tradurre, dunque, in un impegno di vigilanza. Si tratta anzitutto di meravigliarsi (stupirsi) davanti all'azione di Dio, alle Sue sorprese, e di dare a Lui il primato. Vigilanza significa anche, concretamente, essere attenti al nostro prossimo, come fa sempre Dio con noi”.

«Il messaggio Pasquale – conclude la lettera – è messaggio di Vita che vince ogni difficoltà e il Cristo Risorto ci ricorda con forza quanto già profetizzalo da Ezechiele (37,14): “Farò entrare in voi il mio Spirito e rivivrete!”.
Con questa certezza nel cuore e con la viva speranza che potremo presto ritrovarci a ringraziarlo per quanto superato, Vi giungano i miei più sentiti auguri di Buona Pasqua, uniti a quelli del Personale tutto».

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