Restiamo in contatto: Fondazione Oic e Informatici senza Frontiere insieme
Per accorciare le distanze tra gli ospiti delle residenze per anziani e i loro parenti, la Fondazione Oic hanno attivato una collaborazione con Informatici Senza Frontiere, l’associazione attiva in tutta Italia e fondata 15 anni fa per colmare il divario digitale. La Onlus, che attualmente conta 12 sezioni regionali e oltre 300 progetti attivi in diversi Paesi, si propone di “favorire un processo di crescita, individuale o di gruppo, che porti ciascuno ad appropriarsi consapevolmente delle proprie potenzialità attraverso le conoscenze e le tecnologie informatiche”.
Non è la prima volta che Isf si rivolge al mondo degli anziani per aiutarli a sentirsi meno soli. In questa occasione, la collaborazione con la Fondazione Oic ha lo scopo di alleviare il senso di isolamento causato dalla necessità di proteggere gli anziani dal Coronavirus attraverso il distanziamento sociale.
«Rimanere in relazione con gli Ospiti delle nostre residenze – si legge in una nota della Fondazione – è sicuramente complesso in questi giorni. Stiamo lavorando sodo per incrementare ulteriormente il numero delle videochiamate giornaliere, ma siamo consapevoli che tutto questo è comunque un palliativo rispetto alla voglia di stare insieme con i propri cari».
Per potenziare le possibilità di contatto, l’Equipe SocioEducativa della Residenza Pio XII Giubileo ha pertanto attivato il servizio “C’è posta per te”, che si è aggiunto alle videochiamate e che permette di far pervenire agli ospiti messaggi, video e fotografie inviati dai loro cari. Nell’attuarlo i promotori si sono però resi conto che per qualche familiare meno pratico di tecnologie anche inviare un messaggio o una fotografia con lo smartphone può essere un’operazione complicata.
«Per aiutare queste persone, non potendolo fare direttamente, abbiamo quindi chiesto aiuto a ISF – Informatici Senza Frontiere. Da oggi quindi è possibile a questo link trovare una serie di brevi guide pratiche che, a seconda dello strumento utilizzato (tablet, smartphone, pc) insegnano a gestire le operazioni più utili a rimanere in contatto: fare una videochiamata, inviare una fotografia ecc.».
Allo stesso link è anche possibile richiedere un supporto telefonico individuale ed essere così richiamati in orari prestabiliti da un esperto. Naturalmente il servizio è gratuito.
«Ovviamente – conclude la nota pubblicata nel sito della Fondazione – si tratta di un’iniziativa sperimentale sicuramente migliorabile e attendiamo suggerimenti per migliorare il servizio».