Scoppia la moda del souvenir alimentare

Oltre 7 milioni di italiani sono in partenza per le vacanze. lo rivela un'indagine Coldiretti secondo la quale si sta diffondendo l'abitudine del souvenir alimentare.

Scoppia la moda del souvenir alimentare

Sono 7,4 milioni gli italiani che hanno deciso di partire per le vacanze a giugno, approfittando dei prezzi più bassi e di un minore affollamento. Lo rivela l’indagine Coldiretti/Ixe' contenuta nel Rapporto su 'Le vacanze italiane nel piatto 2018' per l'anno internazionale del cibo italiano nel mondo presentato al Villaggio della Coldiretti ai Giardini Reali di Torino con il più grande mercato agricolo a km zero mai realizzato affollato di turisti italiani e stranieri per l'acquisto dei tradizionali souvenir. L’analisi rivela che il risparmio su vitto e alloggio nel mese di giugno può superare il 25%, su listini che si impennano in luglio per toccare i picchi maggiori in agosto. Ma se il mare è la meta preferita dei vacanzieri di piena estate, a giugno sono molto apprezzate anche le scelte alternative come la campagna e i piccoli borghi apprezzati anche per l’offerta enogastronomica. La ricerca mette in luce un aspetto interessante anche per quanto riguarda l’abitudine del souvenir, che diventa sempre più spesso alimentare. «Indipendentemente dalla destinazione – dice l’indagine – è diventato immancabile il souvenir alimentare delle vacanze, con 7 turisti su 10 (71%) nel Belpaese che hanno deciso per il 2018 di visitare frantoi, malghe, cantine, aziende, agriturismi o mercati degli agricoltori per acquistare prodotti locali a chilometri zero direttamente dai produttori e ottimizzare il rapporto prezzo/qualità». L'acquisto di prodotti tipici come ricordo delle vacanze «è una tendenza in rapido sviluppo favorita – sottolinea Coldiretti – dal moltiplicarsi delle occasioni di valorizzazione dei prodotti locali che si è verifica nei principali luoghi di villeggiatura, con percorsi enogastronomici, città del gusto, aziende e mercati degli agricoltori di Campagna Amica, feste e sagre di ogni tipo». Rivolgersi direttamente al produttore «è anche una occasione per conoscere non solo il prodotto, ma anche la storia, la cultura e le tradizione che racchiude dalla voce di chi ha contribuito a conservare un patrimonio che spesso non ha nulla da invidiare alle bellezze artistiche e naturali del territorio nazionale», dice il presidente della Coldiretti Roberto Moncalvo, «in molti casi la vendita è accompagnata anche dalla possibilità di assaggi e degustazioni "guidate", che consentono di fare una scelta consapevole difficilmente possibile altrove, ma anche di verificare personalmente i processi produttivi in un ambiente naturale tipico della campagna».

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Parole chiave: Prodotti-tipici (2), Coldiretti (30)
Fonte: Dire - www.dire.it