“Arzer de cavalli” viene menzionato per la prima volta in un atto del 1165. Il toponimo sta a indicare la consuetudine di far trainare i burci, le tipiche barche che navigavano lungo i canali padovani, dai cavalli sull’argine. Eretta a parrocchiale alla metà del Quattrocento, la chiesa di Arzercavalli è stata legata alla famiglia veneziana dei Bernardi e quindi al patronato del comune.

Appartiene a scuola veneta del secolo 17° la pala d’altare che raffigura la Madonna con Gesù bambino in trono. Sempre di ambito veneto è il dipinto secentesco con la Pentecoste.

I servizi della Difesa

L' UP ha fatto concreta esperienza del Giubileo realizzando una pubblicazione nella quale si raccontano storie e testimonianze di ieri, ma anche di oggi, incentrate sulla concreta declinazione della parola Misericordia. Pagine di Misericordia: racconti, testimonianze e confidenze di bene è il titolo del volume che verrà presentato ai fedeli dell'up mercoledì 7 dicembre, alle 20.45 presso il centro parrocchiale di Arre.

È lunedì 25 luglio il cuore della sagra di Arzercavalli in festa per il patrono san Giacomo. Le serate in compagnia cominciano, comunque, da venerdì 21 luglio grazie alla generosità dei tanti volontari coinvolti. E dal 29 al 31 luglio la festa raddoppia con l'Arzerbeer, festa della birra che attira anche un pubblico più giovane.

La tragedia del popolo eritreo, sottoposto da 25 anni a una feroce dittatura. Ma il viaggio attraverso il Sinai si trasforma in un inferno, come ha raccontato Fessaha Alganesh, medico di origine eritrea, naturalizzata italiana, che da quasi vent’anni si occupa di immigrazione, nell'ultimo incontro del ciclo promosso dall'Azione cattolica del vicariato di Agna su migrazioni e accoglienza.

Sono circa 6.500 i fedeli delle parrocchie di Arre, Arzercavalli, Candiana, Fossaragna, Pontecasale che da domenica 25 ottobre hanno iniziato ufficialmente il cammino dell’unità pastorale. La condivisione sarà una delle parole chiave per i prossimi passi, soprattutto nell’ambito della programmazione della catechesi.

L'occasione delle celebrazione la offre il centenario del capitello dedicato al Santo. Ma la presenza dei frati minori di Trento e dei conventuali della basilica di Padova, compreso il rettore padre Enzo Poiana, accompagna la parrocchia in questo momento in cui dà ospitalità a 17 profughi sbarcati in Sicilia attraverso i «barconi della vergogna»