Completamente ristrutturata e ampliata nel secondo dopoguerra, la chiesa di Arzergrande è attestata fin dal XII secolo, dipendente da Piove di Sacco ma con una propria autonomia. La sua storia si lega a quella della famiglia Buzzacarini che ne ha avuto a lungo il giuspatronato.

La cappella invernale della chiesa dell’Annunciazione di Arzergrande conserva un fregio cinquecentesco murato a parete attribuito a Giovanni Maria Falconetto. Pregevoli anche le tele settecentesche realizzate da allievi di Giovanbattista Tiepolo.

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Ad Arzergrande si festeggia domenica 24 con la messa, il pranzo comunitario, una mostra fotografica e un volumetto. Oggi la scuola accoglie 75 bambini. La storia di questo asilo è un tipico esempio di generosità, altruismo e dignità, fin dalla sua nascita.

Prenderà il via ufficialmente il 3 giugno, e solo in settembre il Sinodo inizierà a riunire i gruppi nelle parrocchie. Eppure, già da oggi, nei vicariati, il Sinodo inizia a “carburare” trainato dal lavoro delle equipe preparatorie. A Piove di Sacco, Arzergrande e Pontelongo, tre grossi vicariati tra Padova e Venezia, già si lavora insieme, con la creazione di un’equipe “trivicariale” per pubblicizzare e far conoscere la proposta anche per raggiungere chi si è allontanato.

Tra i documenti, ora disponibili per una storia del comune, emergono particolari curiosi e commoventi come la storia di una famiglia, costituita da due genitori e sei figli, partita per il Brasile e falcidiata dalla febbre gialla: nel 1892 torneranno solo quattro orfani. E dalle mappe delle case che distinguono la parte in muratura da quella di canne e fango emergono particolari interessanti sulla tipologia dei casoni che costellavano il territorio.

Don Ferretto è parroco a Mochongoi, comunità a 50 chilometri da Nyahururu, formata da due etnie – kikuyu e kalenjin – i cui scontri, nel 2008, hanno provocato 1.300 morti e 300 mila profughi. La sua presenza in loco ha aiutato a normalizzare la situazione e ora il dialogo è aperto. «Quando poi sono arrivati altri profughi per le violenze di una terza etnia, i pokot, è stata la mia gente a insegnarmi la compassione». 
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Si sono conclusi a fine gennaio i tre incontri formativi, dedicati alla “comunità educante” della parrocchia di Arzergrande, tenuti da don Giulio Osto. Tre serate-dibattito durante le quali catechisti, animatori, educatori e parrocchiani sono stati guidati a ripensare il senso dell’impegno comunitario e a ripensarsi nel confronto reciproco in gruppi di approfondimento. 
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Continua la nostra raccolta di testimonianze dei vicariati che hanno attraversato la Porta santa della Cattedrale. Domenica scorsa, in particolare, sono giunti a Padova i fedeli dei vicariati di Arzergrande, Caltrano, Legnaro, Maserà, Montegalda, Pontelongo e Villanova. Hanno vissuto l’eucaristia, presieduta dal vescovo Claudio, nel quale è stato celebrato il rito dell’unzione dei catecumeni “eletti” la scorsa settimana.
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A colloquio con Leonardo Toson, da vent'anni presidente di una delle più importanti (e solide) banche di credito cooperativo del padovano, quella di Piove di Sacco, 23 sportelli nell’area compresa tra Chioggia e la città del Santo. Per comprendere quale sarà l'evoluzione di un modello radicato nella storia del Veneto ma poco capito dall'Europa.
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