Legalità & Corruzione

La Procura regionale presso la Sezione giurisdizionale della Corte dei conti per il Veneto, con la collaborazione del Comando provinciale della Guardia di finanza di Venezia, ha ottenuto dalla locale Sezione giurisdizionale il pignoramento di beni e disponibilità per un ammontare di oltre 1,2 milioni di euro – tra denaro liquido, quote societarie, crediti presso terzi e quote di pensione – nei confronti di un ex presidente del Consorzio Venezia nuova, condannato per il danno erariale arrecato al Provveditorato interregionale delle opere pubbliche per il Triveneto connesso al sistema di tangenti erogate a 8 pubblici ufficiali implicati.

A Jesolo non sono mai iniziati, nè mai inizieranno, i lavori delle due torri denominate “Greenery Residence” e “Cross Lam Tower”, nonostante l’ampia pubblicizzazione e promozione dell’opportunità di investimento a partire dal 2017. Nei due progetti immobiliari sono state truffate complessivamente 15 persone con somme già versate a titolo di caparra o acconto pari a circa 1,5 milioni di euro, a fronte di un valore di realizzo presunto superiore a 3 milioni di euro.

Da oggi, dopo una proficua sperimentazione operativa sul territorio, le Forze di Polizia utilizzano l’applicativo interforze Scudo, di supporto alla gestione delle attività di “pronto intervento” per la prevenzione e il contrasto dei fenomeni connessi alle violenze domestiche o di genere.

A venticinque anni dall’approvazione della Legge 109/96 per l'uso sociale dei beni confiscati Libera "rimanda" i comuni italiani per il livello di trasparenza sulla confisca dei beni alla mafia. Uno studio condotto (tra gli altri) da Marco Di Cataldo, del dipartimento di Economia dell’Università Ca’ Foscari dimostra come la confisca di un bene aumenta il valore degli immobili vicini.

L’Italia è al 52esimo posto per Indice di percezione della corruzione (Cpi020) nell’elenco di 180 Paesi oggetto dell’analisi annuale di Transparency international Italia presentata lo scorso 28 gennaio.

Libera e Demos hanno realizzato un'indagine sulla percezione sociale di quanto la pandemia stia generando condizioni favorevoli al propagarsi della criminalità organizzata. Oltre il 70 per cento dei cittadini intervistati ritiene che, spinta dall’emergenza Covid, la corruzione in Italia si stia diffondendo ancora di più.

Nei primi nove mesi dell’anno si è assistito a un'impennata del numero di interdittive antimafia con una media di sei al giorno. Sono 23 le prime attività pre-investigative collegate alla criminalità organizzata con il coinvolgimento di 26 Direzioni distrettuali competenti, e 128 i soggetti attenzionati. Preoccupante, anche, l'incremento dei fenomeni di usura, in crescita del 6,5 per cento, rischio liquidità per circa 100 mila imprese società di capitali e allarme per i cybercrimes in aumento rispetto allo scorso anno.