A quando i "gilet gialli"? Il governo Conte tassa le auto inquinanti per favorire (poco) le ecologiche

Dimenticate, per un momento, le accise nostrane sui carburanti — quelle misure una tantum destinate, puntualmente, a diventare strutturali — ed immaginate di dover favorire la transizione ad un mercato dell'auto più consapevole: come fareste?

Ammesso e non concesso che i gillet gialli stiano protestando unicamente per il caro carburanti e non per sfogare una serie di frustrazioni eterogenee, la logica che muove l'Eliseo è chiara e semplice: punire chi più consuma per spingerlo verso soluzioni alternative, come l'ibrido o l'elettrico.

Il governo italiano fa propri gli ideali di quello francese ma — per il momento — tassa le auto inquinanti per favorire, attraverso incentivi piuttosto scarsi e contraddittori, quelle a suo avviso più ecologiche. Anche a gasolio.

A quando i "gilet gialli"? Il governo Conte tassa le auto inquinanti per favorire (poco) le ecologiche
Alla fine il governo Conte l'ha fatto: ha messo mano al mondo dell'auto. Spiace deludere quanti si aspettavano un taglio delle accise, rimandato a data da destinarsi, perché l'intervento pare concentrarsi solo sull'inquinamento.Sistema bonus malusIn prima battuta parliamo di tasse, chi acquisterà un'automobile inquinante nel corso del 2019 pagherà una sovrattassa proporzionale ai grammi di Co2 emessi dal veicolo per ogni chilometro.Formula astrusa, risultato immediato: una Fiat Panda 1.2 a benzina da 69 cavalli produce circa...