L'Iran alla prova della crisi economica: scoppia la crisi dei pannolini
Ali Khamenei, guida suprema dell'Iran, l'ha portato alla ribalta e ora il caro pannolini è diventato popolare sui social e sui media locali ed internazionali.
Un ayatollah che dibatte di pannolini non ce lo saremmo mai aspettati ma nei giorni scorsi è avvenuto anche questo.
Non è dato sapersi se sia una cifra dei tempi che corrono, ma sembra che tutte le recenti crisi economiche abbiano trovato la loro migliore rappresentazione del rincaro dei prodotti da toilette.
La questione ha conquistato le prime pagine dei media nei giorni scorsi, durante un incontro fra una delegazione dell’esecutivo guidata dal presidente Hassan Rouhani e la guida suprema, l’ayatollah Ali Khamenei. Durante la conversazione è stato il leder religioso a menzionare la crisi pannolini, dando la colpa a nemici che «vogliono scatenare le ire della gente contro il governo».
fonte: Asia News
Dalla crisi pannolini dell'Iran — aumentati del 137% in quattro mesi al pari degli assorbenti e dei pannoloni per adulti — alle montagne di banconote necessarie per comprare un rotolo di carta igienica in Venezuela, il passo è breve.
Fare dell'ironia su questo bizzarro sintomo delle difficoltà altrui sarebbe anche troppo facile, ma è bene ricordare come il mondo scoprì dell'incipiente carestia venezuelana nel lontano 2013: il presidente Maduro decise di importare 50 milioni di rotoli di carta igienica per calmierarne i prezzi saliti alle stelle.
Anche all'epoca il governo di turno parlò di campagna mediatica ed economica orchestrata dal nemico, e tentò di minimizzare il problema riconducendolo ad un eccesso di domanda dovuto agli acquisti ossessivi della popolazione spinta dal terrore per la fine della revolucion bolivariana.
Non ci risulta che il povero Bolivar si sia mai occupato di carta igienica, ma se l'indice Big Mac dell'Economist ci ha insegnato come si possa riassumere efficacemente il benessere di una nazione in ragione di quanti panini possa acquistare il cittadino medio, nulla vieta che in futuro un analogo indice Toilet Paper possa rappresentarne il malessere. In fin dei conti, tutto il mondo è paese, soprattutto alla toilette.