Nel mondo cozy dei videogiochi pacifici
Il ministro Valditara si è scagliato contro i «videogiochi violenti che stimolano l’aggressività», scatenando puntualmente le polemiche da parte di appassionati e di un’industria che, solo in Italia, muove più di due miliardi.
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Le evidenze scientifiche danno ragione a questi ultimi: non c’è nessuna prova che i videogiochi – anche quelli violenti – incrementino aggressività o comportamenti antisociali. Anzi, c’è pure qualche studio che dimostrerebbe il contrario, che vi sarebbe una funzione rilassante e addirittura catartica nello spara-spara ammazza-ammazza digitale (che, ricordiamo, è riservato ai maggiorenni e non ai ragazzini imberbi). Il ministro, però, dimostra di ignorare come l’industria videoludica stia andando in tutt’altra...