Schermi

"Cyrano”, diretto dal regista inglese Joe Wright, porta sullo schermo lo spettacolo teatrale di Erica Schmidt. A vestire i panni dell’“innamorato riluttante” è Peter Dinklage, l'indimenticato Tyrion Lannister del “Trono di Spade”. È francese invece il dramma sentimentale “Les jeunes amants” firmato Carine Tardieu, opera che esplora la relazione extraconiugale tra una donna settantenne e un uomo cinquantenne, con una Fanny Ardant da applauso

Lo psicoterapeuta Alberto Pellai: “Dovremmo fare una lunga riflessione su quanto è tossico l’ambiente in cui stanno crescendo i nostri figli, ma soprattutto su quanto siamo diventati fragili noi adulti nel fare il nostro mestiere di adulti. Adulti con la A maiuscola non permettono ai bambini di vedere Squid game”

Secondo giorno alla 16a Festa del Cinema di Roma, con due titoli hollywoodiani molto attesi. Anzitutto il dramma adolescenziale a pennellate educational “Dear Evan Hansen”, adattamento dell’omonimo musical in cartellone a Broadway dal 2016 e vincitore di 6 Tony Awards. Nel cast spiccano Ben Platt, Julianne Moore e Amy Adams. E ancora, “Passing”, un dramma nella New York anni ’20 che corre sul filo della discriminazione della popolazione afroamericana. Protagoniste le intense Tessa Thompson e Ruth Negga. Il punto Cnvf-Sir

Partenza tutta hollywoodiana per la 16a Festa del Cinema di Roma (14-24 ottobre, Auditorium Parco della Musica): film d’apertura è “The Eyes of Tammy Faye” di Michael Showalter, biopic scintillante dai riflessi tragico-grotteschi sull’ascesa e caduta di una coppia di telepredicatori evangelici nell’America anni ’70-’80. Jessica Chastain nel ruolo di Tammy Faye offre una performance di vivo talento, lanciandosi con decisione nella corsa ai premi della stagione, Oscar in testa. E ancora, al cinema dal 14 ottobre c’è “The Last Duel” firmato Ridley Scott con Matt Damon, Jodie Comer, Adam Driver e Ben Affleck: ispirato a una storia vera, il film getta uno sguardo psicologico sul mondo medievale a trazione maschile dove una donna rischia tutto pur di difendere il suo onore e la verità. Il punto Cnvf-Sir.

Rapporto Caritas-Migrantes 2021. Dagli sbarchi a “untori”: migranti “nuovamente risucchiati” nella cornice emergenziale e collegati al rischio di diffusione del contagio. Pochissimo spazio all’impatto, difficoltà e sofferenze del covid sulla loro vita

Presentato il Rapporto del Censis. Crescono ancora le tv, quelle tradizionali e le più innovative; radio sempre all’avanguardia: i radioascoltatori sono il 79,6% degli italiani. Boom di internet e smartphone, ma web e social network non solo per loro: il 51,4% degli over 65 è online. A sorpresa aumentano anche i lettori dei libri. Crisi sempre più evidente per i media a stampa

Rimane appiccicato addosso, e a lungo, con una punta di malinconia, “No Time to Die”, il 25° film della saga 007. È infatti a dir poco spiazzante l’ultima avventura di James Bond diretta da Cary Fukunaga, ancor più delle precedenti interpretate da Daniel Craig: cinque volte in tutto in quindici anni, da “Casino Royale” (2006) a “Quantum of Solace” (2008), passando per “Skyfall” (2012) e “Spectre” (2015), fino a “No Time to Die” (2021). Craig si conferma così il Bond più “longevo”, anche se Sean Connery e Roger Moore hanno indossato più volte lo smoking della spia al servizio di Sua Maestà. Con quest’ultimo Bond di Craig si compie una definitiva evoluzione del personaggio creato dallo scrittore Ian Fleming nel 1953: quell’eleganza algida e sfuggente, marcata da ironia ‘so British’, tipica della maggior parte dei Bond, viene sostituita in un primo momento da un habitus molto fisico, un mix muscolare e sensuale, per approdare poi sulle rive del sentimento

Famiglie disperse, famiglie ritrovate. È questo il filo rosso che corre lungo il film di Nanni Moretti “Tre Piani”, in Concorso al 74° Festival di Cannes (l’unico italiano) e tratto dal romanzo dello scrittore israeliano Eshkol Nevo. Ancora, dalla Mostra del Cinema di Venezia arrivano in sala “Il buco” di Michelangelo Frammartino, che percorre la Calabria anni ’60 attraverso l’impresa di un gruppo di speleologi entrata nella storia, e il drammatico “Quo vadis, Aida?” di Jasmila Žbanić, film denuncia sul massacro dei civili a Srebrenica nel 1995. Il punto Cnvf-Sir sulle uscite al cinema