Schermi

Dopo Venezia78, ritorna il punto Cnvf-Sir dedicato alle uscite tra cinema e piattaforme. In evidenza il kolossal “Dune” di Denis Villeneuve, che approda in sala dopo l’anteprima mondiale al Lido; cast hollywoodiano di primo piano, tra cui i giovani divi Timothée Chalamet e Zendaya. Sulle piattaforme si registra anzitutto il rilascio dei primi episodi della quinta stagione della “Casa di carta” (Netflix), come pure la conclusione di “Nine Perfect Strangers” (Prime Video) con Nicole Kidman, serie Tv giocata tra dramma e mistery, tratta nuovamente da un romanzo di Liane Moriarty.

Si è chiusa la78ª edizione della Mostra del Cinema della Biennale di Venezia (2021), un’edizione che si consegna alla storia del cinema come solida e segnata da grande vivacità di sguardi. Il direttore artistico Alberto Barbera ha confermato le attese della conferenza stampa iniziale, mettendo in campo un poker di titoli destinati al successo in sala e a entrare nel circuito dei grandi premi internazionali. A uscire vincitore da Venezia78 è soprattutto Paolo Sorrentino con il suo “È stata la mano di Dio”, che conquista il Gran premio della giuria e il premio Mastroianni per miglior attore esordiente, Filippo Scotti

Il francese “Un autre monde” del regista Stéphane Brizé, dramma di grande tensione morale sul mondo del lavoro oggi, attraverso lo sguardo ravvicinato su un manager cinquantenne che si ribella alla politica dei licenziamenti selvaggi. Protagonista è un Vincent Lindon da applauso, e magari anche da premio. Ancora, commozione al Lido per il documentario “Ennio” dedicato alla memoria del grande musicista e compositore Ennio Morricone a un anno dalla scomparsa. Firma la regia il suo amico Giuseppe Tornatore

Svelato anche l’ultimo film italiano in gara alla 78a Mostra del Cinema della Biennale di Venezia. Nel nono giorno di Festival ci sono i fratelli D’Innocenzo con “America Latina” con Elio Germano. Forti del riconoscimento al Festival di Berlino con “Favolacce” (2020), i due registi romani presentano al Lido uno sguardo livido e impietoso sulla periferia italiana, sul tessuto familiare. Si tratta invece di un film denuncia, quasi un legal thriller, “Leave no Traces” del regista Jan P. Matuszynski, che mette in racconto la storia vera del diciottenne Grzegorz Przemyk, ucciso dalle percosse della polizia nella nella Polonia degli ’80. Una ferita ancora aperta. Il punto Cnvf-Sir dalla Mostra, giovedì 9 settembre

“Freaks Out”, opera seconda del regista-attore Gabriele Mainetti in cerca di una conferma dopo il fragoroso esordio con “Lo chiamavano Jeeg Robot” (2015), è una commedia nera che si muove tra le coordinate della Storia, la Seconda guerra mondiale e il dramma della Shoah, e i sentieri del fantasy-fumetto, in testa gli X-Men. Nella sezione concorso c’è anche il dramma russo “Captain Volkonogov Escaped” del duo Natasha Merkulova e Aleksey Chupov, che racconta il cammino di espiazione di un capitano sovietico che si è macchiato di torture nel corso della sua carriera

Settimo giorno alla 78a Mostra del Cinema della Biennale di Venezia. Sul tappeto rosso c’è Mario Martone che presenta “Qui rido io” – terzo film italiano a passare in concorso –, commedia amara che racconta tra luci e ombre il genio di Eduardo Scarpetta, uno dei padri della tradizione teatrale napoletana (e non solo). A impersonare il capocomico è un trascinante Toni Servillo da applausi. Ha chiuso invece la giornata di lunedì 6 settembre “La scuola cattolica” di Stefano Mordini, opera fuori concorso che affronta il delitto del Circeo del 1975 attraverso le memorie dello scrittore Edoardo Albinati. Il punto Cnvf-Sir dalla Mostra, martedì 7 settembre

Nel quinto giorno alla 78a Mostra del Cinema della Biennale di Venezia due autori noti al Lido. Il primo è il francese Xavier Giannoli che dopo l’applaudito “Marguerite” del 2015 si presenta in concorso con il film storico di respiro letterario “Illusions perdues” dal romanzo di Honoré de Balzac. Uno sguardo rivolto alla Parigi dell’800 tessendo continui rimandi al nostro presente, al mondo del giornalismo, dell’editoria come pure della politica. Ancora, dopo il successo a Venezia77 con “Nuevo orden” il regista messicano Michel Franco propone il dramma “Sundowon” con Tim Roth, racconto intimo e al contempo di netta denuncia sociale. Infine, un richiamo al film di Paul Schrader “The Card Counter” con Oscar Isaac passato in gara il secondo giorno del Festival. Il punto Cnvf-Sir dalla Mostra, domenica 5 settembre

In gara torna Penélope Cruz, che dopo il film di Almodóvar è protagonista della commedia targata Spagna-Argentina “Competencia Oficial” dei registi Gaston Duprat e Mariano Cohn, un’istantanea provocatoria e dissacrante del mondo del cinema odierno. Nel cast protagonisti anche Antonio Banderas e Oscar Martinez: irresistibili! Svelato anche il secondo titolo italiano in Competizione, “Il buco” di Michelangelo Frammartino, che si confronta con l’impresa di un gruppo di speleologi nell’Italia del boom economico. E sempre alla Mostra, dalla programmazione di ieri, “The Lost Daughter”, film che segna l’esordio alla regia dell’attrice Maggie Gyllenhaal

“Spencer”, del regista cileno Pablo Larraín, è un racconto tra realtà e fiaba triste sulla principessa Diana, colta nel momento in cui matura la decisione di allontanarsi dalla Casa Reale. Nel ruolo un’intensa e convincente Kristen Stewart, che si incammina con decisione verso una possibile Coppa Volpi (e non solo). Ancora, al Lido sbarca il kolossal d’autore “Dune” firmato dal canadese Denis Villeneuve, che porta il suo sguardo ricercato sul mondo fantascientifico ideato negli anni ’60 da Frank Herbert